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Eurobasket 2015

Gallinari c’è, la difesa no: la Turchia fa male all’Italia

Comincia dalla Mercedes Benz Arena di Berlino l’avventura azzurra agli Europei 2015, coach Simone Pianigiani deve guidare i suoi ragazzi alla conquista  della Turchia di coach Ergin Ataman, che a sua volta si è presentato in Germania per migliorare la 17esima posizione conquistata solamente due anni fa.

Il girone B, del quale l’Italia fa parte, aveva già visto le vittorie (nel primo pomeriggio) di Germania e Serbia contro , rispettivamente, la compagine Islandese e quella spagnola.

RECAP

PRIMO QUARTO – Pronti, via! I primi 10 minuti di gioco si aprono con la palla a due conquistata dalla Turchia. Ma i due punti iniziali sono tutti italiani grazie alla poderosa schiacciata di Cusin, imbeccato dal perfetto assist di Gentile. Nei due minuti successivi la compagine turca fa capire le sue intenzioni: intensità, pressing, ritmi alti e…la coppia Bobby Dixon/Ersan Ilyasova che con triple e assist regalano la prima minifuga della propria squadra: 12 a 7 (5/7 dal campo) con 6:11 minuti sul cronometro. La nazionale azzurra, a sua volta, prova a limitare la prepotenza atletica delle guardie avversarie fino ad arrivare a commettere già 5 falli di squadra a metà quarto. Danilo Gallinari si iscrive alla partita con la sua prima tripla realizzata dal campo che riavvicina l’Italia a sole due lunghezze dagli avversari (13-11), ma è solo una illusione: la difesa turca sembra essere perfetta e, dall’altra parte, Ilyasova fa male ogni volta che si presenta nell’area offensiva (21-11, 3 minuti sul crono). Gli innesti di Bargnani e Datome (partiti dalla panchina) non sembrano cambiare le sorti di un quarto che ha visto gli azzurri in difficoltà fin dall’inizio, soprattutto in termini di energia, tanto che il quarto si conclude sul 26 a 13.

SECONDO QUARTO – L’Italia si presenta con un quintetto composto da 4/5 giocatori NBA (Bargnani – Gallinari – Datome – Belinelli – Hackett) per cercare di cambiare le sorti di un match avviato sulla corsia turca. Bargnani prova a rilanciare gli azzurri con buone giocate offensive, ma Dixon & co. sembrano avere i razzi sotto i piedi e la (brutta) organizzazione difensiva italiana ne moltiplica l’efficacia. A metà quarto, prima Ilyasova (tripla in faccia su Hackett), e poi Mahmutoglu firmano il vantaggio che recita + 16 (40 a 24) con il 50% dal campo e il 62% dalla lunga distanza. Chi prova a rispondere? Danilo Gallinari, è lui che prova a rilanciare la sua squadra cercando penetrazioni e tiri liberi che permettono di respirare, fermare il tempo, e riavvicinarsi alla Turchia pian piano (sono già 11 i suoi tiri liberi quando il cronometro recita 2:41 al termine e il punteggio è 45-35). Gli ultimi 161 secondi vedono un’altalena di prestazioni che però non cambiano la sostanza: la Turchia guida con Dixon a creare problemi in attacco (Cinciarini e Hackett 3 falli a testa) e Erden a dominare a rimbalzo, l’Italia risponde con Datome e Gentile.

Il primo tempo si conclude sul 51 a 42 (15 di Gallo, 9 di Bargnani, 12 di Ilyasova, 13 di Dixon, 7 di Guler).

TERZO QUARTO – Il secondo tempo si apre come si era concluso il primo, la Turchia sfrutta la mancata compattezza della difesa italiana che fatica a seguire i movimenti dell’attacco ospite. Nonostante ciò, l’Italia sembra aver cambiato marcia almeno nella metà-campo offensiva con Gentile e Bargnani a rilanciare la squadra (57-50 a 6:30 minuti dal termine), ma è sempre Gallinari a dare l’esempio: energia in difesa (con fallo antisportivo e messaggio mandato a Erden) ed energia in attacco cambiano la direzione della gara, gli azzurri sono ispirati e tornano sotto appena dopo la metà del terzo quarto (64-58). Il vantaggio turco regge a causa dei mancati “tagliafuori” italiani, che regalano vagonate di rimbalzi offensivi (16!!!) alla Turchia e, di conseguenza, seconde occasioni da trasformare in due punti. Ritmo basso e quintetto piccolo aiutano l’Italia a tenere difensivamente e la partita si fa combattuta. Ancora Danilo Gallinari firma il -3 (23 punti fino a quel momento) con una poderosa penetrazione (64 a 61), dall’altra parte Mamutoglu risponde con il facile jumper da due punti del 66 a 61: risultato finale del terzo, combattutissimo, periodo di gioco.

QUARTO QUARTO – Gli ultimi 10 minuti di gioco si aprono con una brutta palla persa italiana e una brutta difesa che porta Erden a realizzare un 1 su 2 dalla lotteria dei tiri liberi. Pianigiani non può fare a meno di Gallinari e, dopo un minuto dall’inizio del quarto, lo manda subito in campo. L’ala dei Nuggets paga subito dividendi con una penetrazione (e canestro) da favola e con un attacco orchestrato insieme a Belinelli e Melli, i quali riportano gli azzurri sul -2 (65 a 67). Ottimo attacco da una parte, ottimo attacco dall’altra: Mamutoglu punisce l’Italia con la tripla aperta, mentre Dixon trova il passaggio filtrante che regala una schiacciata solitaria ad Erden, ma soprattutto un buon vantaggio di 7 lunghezze (74 a 67) a poco più di sei minuti dal termine che costringe coach Pianigiani al time-out riparatorio. Riparatorio avevamo detto? L’Italia esce male dal minuto di riposo: palla persa e schiacciata solitaria di Erden che poi replicherà in altre due occasioni facendo male, malissimo, alla difesa azzurra, colpevole di non saper arginare i pick&roll messi in moto dal lungo del Darussafaka Spor. A tre minuti dal termine Erden conquista l’ennesimo rimbalzo offensivo con fallo annesso e storie tese col solito Danilo Gallinari, che non arretra ed anzi, sul possesso successivo realizza la pazza bomba in faccia del -3 (80-77) a 2 minuti e mezzo dalla sirena conclusiva. La Turchia però è costante sia in difesa che in attacco al contrario di una Italia che invece sfrutta le folate di energia del solito Gallinari e di Belinelli (pazzesca tripla a 40 secondi dal termine) con la partecipazione di Datome (88-86). La Turchia ha la possibilità di mantenere un vantaggio rassicuratorio andando a canestro ma gli azzurri chiudono l’area e conquistano il pallone (24 secondi scaduti). Otto secondi sul cronometro: timeout di Pianigiani, Gallinari mandato in lunetta (uno su due e 88 a 87 a 6 secondi dalla fine), Erden mandato in lunetta (uno su due anche per lui) e ultimo, folle, tiro della possibile vittoria di Belinelli da centrocampo che non trova neanche il ferro.

La Turchia vince 89 a 87.

Italia: Gallinari 33, Belinelli 14, Gentile e Bargnani 12, Datome 7, Hackett 5, Melli e Cusin 2
Turchia: Erden 22, Ilyasova e Dixon 17, Osman 12, Guler 9, Mahmatoglu 8, Aldemir 4

Parziali del match Turchia-Italia:
1° quarto: 23-16
2° quarto: 25-29
3° quarto: 15-19
4° quarto: 23-26

Percentuali dal campo:
Italia: 56% (30/54)
Turchia: 43% (31/72)

Percentuale da 2 punti:
Italia: 65% (22/34)
Turchia: 44% (23/52)

Percentuale da 3 punti:
Italia: 40% (8/20)
Turchia: 40% (8/20)

Rimbalzi:
Italia: 31
Turchia: 36

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