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Draft Lottery, le reazioni: Lakers con l’amaro in bocca

Mai come quest’anno, il Draft Nba regalerà ai palati fini degli appassionati di basket un sapore nobile. Tra le bocciate della stagione in corso, infatti, figurano vittime illustri come Boston Celtics e Los Angeles Lakers, pesantemente dissanguate dal verdetto di una regular season catastrofica. Due franchigie piene di storia e di blasone si ritrovano così in prima fila per dar vita ad una ricostruzione triste quanto necessaria. Presente alla Lottery c’era il co-proprietario dei verdi del Massachusets Stephen Pagliuca:

“Stiamo vivendo un’epoca di transizione. Svecchiare la squadra e far circolare nuova linfa è un imperativo. Al tempo venimmo accusati e criticati per la nostra filosofia poco lungimirante: puntare sull’esperienza per conquistare in fretta il titolo. Per parecchi anni ci siamo mantenuti ai vertici, affrontando semifinali e finali Nba e mettendo in bacheca alcuni indimenticabili trofei. Sensazioni bellissime che provocano brividi al solo ricordo. Olynyk e Sullinger (oltre a Rondo) sono le nostre attuali certezze, ma adesso viene il bello. Jay Bilas ha studiato il Draft nei minimi dettagli, e stando alla sua opinione sarà possibile accaparrarsi qualche potenziale campione addirittura al secondo giro. Ieri ero circondato da gente entusiasta per essersi vista assegnata la 17^, 18^ o 19^ scelta. Pazzesco. Noi saremo i sesti e non ci sorprenderemo in caso di colpi di scena.”

Molto più mascherata la contentezza di una leggenda del Forum di Los Angeles. James Worthy incarna l’orgoglio Lakers e preferisce il basso profilo al cospetto di una settima scelta positiva ma non eccezionale:

“Alla faccia della diplomazia, speravamo di rientrare nelle prime tre posizioni. C’era questa possibilità e l’abbiamo accarezzata fino all’estrazione. Cosa dire? Cercheremo di trarre il meglio da questa situazione. La fortuna dei Cavaliers è un dato oggettivo… Vederli raggianti fa capire quanto desiderassero la first pick a dispetto della bassa percentuale. Noi lavoreremo sodo, e in base alle occasioni che si presenteranno ragioneremo se puntare su qualcuno di importante oppure intavolare qualche scambio. Le parole di Sterling? Non voglio tornarci. Mi limito a fare i complimenti ad Adam Silver: ha preso una posizione netta, aggressiva e inequivocabile sull’accaduto, usando il pugno di ferro. E’ questa la strada per conquistare la fiducia di giocatori e tecnici. Certi comportamenti non possono essere tollerati e l’Nba sta facendo di tutto per diffondere il messaggio più corretto.”

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