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Editoriali NBA

Top & Flop: pagelle di Washington-Indiana (Gara 4)

 

TOP

PAUL GEORGE: 8,5. Scomodare il sostantivo “alieno” appartenente all’Illustrissimo è forse eccessivo. Ma questo ragazzotto californiano si è davvero promesso di prendere il centro della scena sbaragliando la concorrenza. 39 punti e 12 rimbalzi sono cifre da far impallidire “The Real Mvp”. Senza discorsi strappalacrime: di commovente bastano le prestazioni. FARO

DAVID WEST: 7. I suoi sono 44 minuti di sostanza cestistica. Ha l’intelligenza di riciclarsi in un ruolo a lui non congeniale, quello di passatore. Gli 8 assist impacchettati e spediti ai compagni con posta prioritaria arrivano a destinazione con successo. Il contributo difensivo non è valutabile. Nenè infatti riesce nell’impresa di marcarsi da solo, ma alla fine della fiera il saldo è ampiamente positivo. GARANZIA

ROY HIBBERT: 7. Una settimanella e la metamorfosi è compiuta. Siamo passati da un muso attapirato inchiodato alla panchina, al sorrisetto orgoglioso sfoderato dopo aver ingrassato il tabellino. 17 punti e 9 rimbalzi, 2 stoppate e nessun intoppo legato ai falli sono la testimonianza di una solidità (fisica e mentale) tornata su standard ottimali. Serviva come il pane a questi Pacers: Vogel, cortesemente, ringrazia. PROVVIDENZA

BRADLEY BEAL: 6,5. Nella valle di lacrime del Verizon riesce a svignarsela a testa alta. Tira con il 50% e rispetto alle passerelle precedenti soffre molto meno i tentacoli di Paul George. Wittman lo prosciuga, obbligandolo a versare sul parquet anche l’ultimo sale minerale. Volontà da applausi, ma lo sforzo si rivelerà inutile. BALUARDO

AL HARRINGTON: 6,5. La spia della riserva che acceca le pupille di Indiana proviene dalla sua capoccia pelata. Nel primo quarto è una scheggia impazzita e vaga per il campo ferendo l’approccio soft dei campioni della Eastern Conference. Oltre agli 11 punti e ai 6 rimbalzi, si lascia coccolare dal richiamo di Arsenio Lupin rubando 3 palloni. GUIZZANTE

FLOP

NENE’: 5. Il brasiliano, secondo me, non ce la racconta giusta. L’apatia in fase realizzativa e i pisolini a rimbalzo sono dirette conseguenze di una condizione fisica precaria. Più che un trattore sembra una micro-machine ingolfata e quando prova ad accelerare solleva un polverone senza spostarsi di un centimetro. ZAVORRA

MARCIN GORTAT: 4,5. Precipita come un Boeing 747 stroncato da un’avaria al motore. Il calo progressivo registrato nel corso della serie ha effetti mortiferi sulla sopravvivenza dei Wizards. Accusa il piede perno di Hibbert, è arrendevole, in attacco non riesce ad incidere. I suoi sono 21 minuti immersi nell’anonimato. NON PERVENUTO

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