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Editoriali NBA

Top & Flop: pagelle di Washington-Indiana (Gara 3)

TOP

PAUL GEORGE: 7,5. Uno dei Re del FantaNba sta regalando emozioni in questi Playoffs. Punti e rimbalzi come sempre, qualche assist a farcire la pizzetta e difesa a volontà. Sfama le bocche dei tifosi di Indiana arricchendo la porzione nel secondo quarto, quando i Pacers fanno capire senza giri di parole di essere in serata di grazia. CHIRURGICO

GEORGE HILL: 7. Una vita da mediano. Sarebbe la canzone perfetta per celebrare il lavoro incessante di questo gregario da dieci e lode. Agisce nell’ombra, fa da filtro, smonta le iniziative di Wall e si accolla responsabilità al momento giusto. La sua importanza è quantificabile attraverso i famigerati “intangibles”, quei valori che lasciano il segno senza andare a referto: cuore, intensità, freddezza. ECCELLENTE

ROY HIBBERT: 6,5. Il gancione sinistro ha ripreso a macinare. Sotto canestro non è più schiavo del panico e il livello delle sue prestazioni è tornato buono. Nel terzo quarto si mette in società con Stephenson e taglia a pezzetti la retroguardia di Washington, collezionando un paio di giocate spettacolari. BOA

TREVOR ARIZA: 7. 12 punti, 15 rimbalzi e 50% al tiro in una sfida di Playoffs non possono meritare un voto inferiore. La squadra perde di 22, ma lui si salva dal naufragio nuotando come un forsennato. Manda a bersaglio addirittura una tripla a tabellone, roba che nemmeno ai campetti in cemento sotto casa si vede spessissimo. VIVACE

FLOP

LANCE STEPHENSON: 5,5. Si nasconde sottoterra per l’intera partita, tirando fuori la testolina soltanto in presenza di una domanda in carta bollata. Si sta facendo desiderare, forse si sta ricaricando in vista del gran finale. Lo aspettiamo con ansia, anche perchè uno così (come direbbe Maurizio Costanzo) “alza l’audience”. STRUZZO

BRADLEY BEAL: 5,5. Gli amici ormai lo sbeffeggiano, pronti a far partire una raffica di chiamate anonime che iniziano con: “Pronto, sono Paul George”. Da quando Vogel ha modificato gli accoppiamenti difensivi sguinzagliando il 24, BB non è più lo stesso. Convive con le forzature, lo attraversa un senso di smarrimento. PERSEGUITATO

JOHN WALL: 4,5. Sette palloni persi. Un dato allarmante, inaccettabile, che si somma ai sei punticini racimolati in Gara 2. Il playmaker della Carolina si sta accontentando delle briciole, lasciando la torta all’assatanato George Hill. Poche idee ma confuse. L’unico guizzo coincide con il buzzer-beater allo scadere del primo quarto. CONTROFIGURA

NENE’: 4. Più che Nenè, No-No. La retina si rifiuta categoricamente di digerire le sue saette, prive di parabola e armonia. A consolarlo restano i pappagalli di Gortat, forse stufi (anche loro) di ripetere sempre le stesse cose. Parziale attenuante una caviglia malconcia, ma a questi livelli le scuse sarebbe preferibile lasciarle nel ripostiglio. ARRUGGINITO

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