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Toronto Raptors-Brooklyn Nets: Anatomia di Gara 1.

Tra qualche ora – più precisamente verso le 2:00 ora italiana – le porte dell’Air Canada Centre si apriranno nuovamente per accogliere il caldissimo pubblico di Toronto. Va in scena, infatti, Gara 2 della serie che vede impegnata la squadra di casa [Raptors] e i Brooklyn Nets.
Dato che al tip-off mancano ancora 8 ore abbondanti, vediamo di analizzare quanto accaduto in occasione della prima manche e di capire, in base a ciò, cosa possiamo aspettarci dalla seconda.

https://www.youtube.com/watch?v=CerJVbYQJv0

Cos’ha funzionato?

 

Toronto Raptors

–       Jonas Valanciunas.

Iniziamo col dire che poche sono state le note positive in casa Raptors. Fra queste, una sicuramente è rappresentata dalla prestazione del giovane centro Lituano, che ha “sverginato” il suo tabellino dei Playoffs [prima gara per lui in post-season] con una performance da 17 punti e 18 rimbalzi.
Insomma Valanciunas ha rispettato le attese che avevamo espresso su di lui nella nostra Preview. Nei 35 minuti in cui è stato impiegato ha fatto vedere di poter creare non pochi problemi alla difesa dei Nets, in quanto lungo, ottimo corridore e splendido rimbalzista, specialmente in attacco (in difesa praticamente ogni rimbalzo che ha catturato era 1vs0, visto l’attitudine dei Nets a non andarci per nulla).
Tuttavia anche il Lituano ha mostrato qualche lato oscuro, legato, un po’ come per tutta la lineup di Toronto, alla giovane età e alla poca esperienza di playoffs basketball. Valanciunas si è infatti reso protagonista, anche qui in buona compagnia, di qualche pallone perso di troppo [6 per l’esattezza] e di scelte non sempre azzeccate quando ha ricevuto palla [qualche scarico in più sarebbe stato gradito] e per questo il suo plus/minus nella partita ammonta, nonostante il 17+18, a – 17.

https://www.youtube.com/watch?v=xCdPkcZClo4

–       Greivis Vasquez.

Vasquez affronta Pierce.

Anche a noi piacerebbe parlarvi positivamente di qualche aspetto corale del gioco espresso da Toronto in Gara 1, tuttavia  non se n’è praticamente visto. I Raptors infatti troppo spesso si sono “adattati” ai ritmi flemmatici imposti dai Nets, non correndo quasi mai ed esplorando poco e male le soluzioni di Pick ‘n Roll. Pertanto ci tocca rimanere sui singoli. Fra questi, uno che ha cercato di rompere la monotonia imposta al match dagli uomini del fu miglior playmaker degli ultimi 15 anni [Jason Kidd ndr] è proprio l’ex Maryland.
Uscendo dalla panchina, Vasquez è stato l’unico fra i Canadesi a mostrare carattere, provando a coinvolgere i compagni in alcuni Pick ‘n Roll [8 assist per lui], correndo laddove possibile per alzare il ritmo [contropiedi condotti da lui han sempre portato a punti] e mostrando una certa precisione da dietro l’arco dei 3 punti [3/5 from downtown].
Con 18 punti, 4 rimbalzi, 8 assist e 1 sola palla persa Vasquez è stato sicuramente il migliore dei suoi, come testimoniato anche dal plus/minus che ammonta a +8 e dal fatto che 57 degli 87 punti totali segnati dai Raptors sono stati realizzati quando lui era sul parquet.

 

Brooklyn Nets

–       Esperienza.

Come già vi avevamo accennato nella preview della serie, in situazioni di equilibrio la maggiore esperienza dei Nets avrebbe potuto far saltare il banco. E così è stato in Gara 1, dove gli uomini in nero si sono letteralmente mangiati gli avversari, mettendo in luce tutta la loro inesperienza in situazioni come queste e sovvertendo parzialmente le statistiche che li vedono faticare nelle partite in trasferta.
I Nets han preso il vantaggio all’inizio e non l’hanno praticamente più lasciato.
Il dominio non è stato evidente, come testimoniato anche dai numeri [94-87 il risultato finale], però si è percepito indistintamente. Fin da subito i newyorkesi sono riusciti ad imporre il proprio ritmo agli avversari, giocando un basket a metà campo non scintillante, ma efficace. Aiutati anche dal problema di falli di Terrence Ross, che ha costretto Salmons ad un matchup complicato con Joe Johnson, i Nets son sempre parsi in controllo della situazione, presentandosi freschi all’ultimo quarto di gioco, dove l’esperienza e la classe di Paul Pierce [9 dei suoi 15 punti sono arrivati negli ultimi 12 minuti] hanno fatto il resto, sigillando la vittoria in Gara 1.

–       Difesa sugli esterni avversari.

L’ottimo raddoppio dei Nets su DeRozan

Altro elemento che ha fatto la differenza per Brooklyn è stata la difesa sugli esterni di Toronto, che è risultata efficace grazie anche alla complicità di questi ultimi, non autori di prestazioni particolarmente brillanti [DeRozan su tutti].
Ad ogni modo i Nets sono riusciti nell’intento di rallentare gli uomini-fuori dei Raptors, sigillando il perimetro e contenendo le percentuali dall’arco degli avversari [solo il 34.8 %].
In tal senso meriti vanno sicuramente ascritti a Shaun Livingston – autore di una solida prestazione da 10 punti (con 4/6 dal campo), 3 rimbalzi e 3 assist –, la cui lunghezza è stata un fattore e agli aiuti in show-forte sempre ben portati da Garnett, Pierce e Joe Johnson.

 

Cosa va migliorato?

 

Toronto Raptors

–       Palle Perse e Scelte.

La voce Turnovers ha sicuramente rappresentato un fattore in negativo per i Raptors in Gara 1, specialmente nella prima frazione di gioco.
Le palle perse al termine della partita ammontavano a 17, delle quali 12 nel solo primo tempo. Tante. Troppe, specialmente per una squadra che viaggia di solito a 14 di media a partita. La cosa che salta più all’occhio, tuttavia, è il modo in cui sono maturate queste palle perse, le quali sono spesso state frutto di scelte sbagliate o indecisione da parte di uomini chiave (come vedremo nel prossimo paragrafo) e dei ritmi compassati imposti dai Nets, che hanno snaturato il gioco dei Canadesi, costringendoli a molti isolamenti e poca circolazione della palla.

–       Gioco sugli esterni.

Ecco la situazione di partenza illustrata a margine.

La croce dei Raptors è stata tuttavia, principalmente, la prestazione dei propri esterni.
Escluso Lowry – che ha chiuso con un decoroso 22+7+8 -, per Ross e DeRozan l’esordio ai Playoffs si è rivelato una Waterloo.
Il primo ha chiuso il match con soli 3 punti, frutto di un misero 1/4 dal campo [per la verità 1/4 da 3], venendo impiegato appena 16 minuti e spiccioli a causa di un evidente problema di falli, che ha penalizzato la squadra anche dal punto di vista difensivo, costringendo Casey ad impiegare John Salmons in un matchup impari con Joe Johnson.
Il secondo invece ha fatto registrare 14 punti, dei quali tuttavia 8 segnati a cronometro fermo dalla linea della carità, con un deludente 3/13 dal campo.
Al di là della scarsa precisione al tiro, ciò che ha penalizzato maggiormente l’attacco di Toronto, congestionando gli spazi, sono state le cattive scelte palla in mano del numero 10 e la sua eccessiva indecisione in alcune situazioni.
La cosa è apparsa già evidente in uno dei primi possessi della partita (QUI).
Qui possiamo infatti vedere come DeRozan sfrutti il blocco di Valanciunas su Livingston, ma a quel punto con Garnett che esce in aiuto, portando il raddoppio, e Livingston che recupera su di lui, aspetti quel secondo di troppo a scaricare la palla sul lato debole, dove Deron Williams è leggermente troppo lontano da Lowry, il quale potrebbe a sua volta scaricare alla sua sinistra su Ross, lasciato libero da Johnson che in quel momento marca il suo omonimo, che avrebbe a questo punto due soluzioni: o un comodo piazzato da 3 punti oppure un extra-pass per lo stesso Johnson o Valanciunas che tagliano a centro area praticamente soli.
Questo è solo un esempio delle scelte non azzeccatissime effettuate da DeRozan, il quale poi nel corso della partita si è reso protagonista anche di qualche azione troppo testarda contro l’intera difesa dei Nets, ormai schierata.

 

Brooklyn Nets

–       Tiro da 3-punti.

I Nets hanno segnato solamente 4 dei 27 tiri presi da dietro l’arco. Non credo serva aggiungere altro. Il dato del 16% da 3 punti credo sia sufficiente a segnalare cosa è andato storto. Difficilmente in Gara 2 vedremo i Nets sbagliare ancora così tanto.

–       Panchina.

Marcus Thornton, solitamente il miglior panchinaro dei Nets.

Il contributo dalla panchina è stato infimo per Brooklyn. I panchinari newyorkesi hanno combinato per soli 16 punti con un orripilante 7/23 dal campo. Considerando che il solo Thornton viaggia a quasi 13 di media, anche in questo caso potremmo trovarci di fronte ad un’anomalia che difficilmente si ripeterà nel prosieguo della serie.

 

Top & Flop

 

TOP:

–       Greivis Vasquez (18+4+8; +8 plus/minus)

–       Paul Pierce (15+4+4; +20 plus/minus)

 

FLOP:

–       Demar DeRozan (3/13 dal campo, 3 TO, -10 plus/minus)

–       Mirza Teletovic (1/6 dal campo, 0/5 da 3, -13 plus/minus).

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