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Howard, i Lakers lo coccolano e Gasol fa i capricci

In casa Lakers tiene banco la questione Dwight Howard. Non si parla d’altro negli ultimi giorni, non solo ad El Segundo e nell’intera Los Angeles ma anche nel resto degli USA, tutti quanti in attesa di sapere con chi firmerà il nuovo contratto l’ex centro degli Orlando Magic che dovrebbe annunciare la propria scelta nella giornata di venerdì, secondo le ultime indiscrezioni.

Ieri Howard ha esaurito la serie di colloqui che aveva in programma con le squadre interessate a lui. Dopo aver ascoltato le proposte di Atlanta Hawks, Golden State Warriors, Dallas Mavericks e Houston Rockets, per ultimo è stato il turno dei Lakers, che sono disposti ad offrire un massimo di 118 milioni di dollari per cinque anni, a differenza delle altre franchigie che possono spingersi non oltre gli 88 milioni per quattro stagioni.

La volontà dei Lakers è chiarissima: trattenere Howard è un elemento fondamentale su cui poi costruire una nuova era e tornare a competere per i grandi traguardi a cui sono abituati i gialloviola. E’ talmente forte l’intento di rifirmare Superman, che i Lakers hanno messo sul tavolo tutte le carte più pesanti presenti nel loro mazzo. Nella delegazione che ha incontrato Howard, erano presenti: il general manager Mitch Kupchak, il vice presidente Jim Buss, il coach Mike D’Antoni, Steve Nash e soprattuto Kobe Bryant, l’uomo simbolo dei Lakers che cercherà di convincerlo a restare per aprire insieme una nuova epoca di successi.

Tutti remano dalla stessa parte sulla barca dei Lakers, tranne uno. Infatti Pau Gasol è forse l’unico nell’ambiente gialloviola che non ha espresso parole significative nel tentativo di convincere Howard a rinnovare, anzi. Nelle sue dichiarazioni rilasciate a Catalunya Radio, il lungo spagnolo non fa nulla per nascondere un certo fastidio per questa situazione.

“Non credo che il rinnovo di Howard mi ponga di sicuro automaticamente ai margini della squadra, ma suppongo che le possibilità aumenterebbero. So che i Lakers stanno spingendo molto per trattenere Howard con una campagna di marketing molto spettacolare a Los Angeles, con enormi cartelloni nei luoghi chiave della città. Spero che facciano lo stesso per me l’anno prossimo quando anch’io sarò free agent, ma ne dubito…”

La convivenza sul parquet tra Howard e Gasol è stata una delle problematiche principali per i Lakers nell’ultima stagione. La presenza di Superman ha tolto la maggior parte dei possessi in post basso al lungo catalano, relegato a pascolare fuori dal pitturato e spesso costretto ad accontentarsi del piazzato dalla media distanza, tiro sì nelle corde di Pau ma che non ne valorizza abbastanza le qualità eccezionali spalle a canestro.

Ora non bisogna fare altro che aspettare la decisione di Howard per poter capire anche il futuro di Gasol. In caso di permanenza a Los Angeles da parte di Dwight, non è da scartare l’ipotesi che Pau possa finire sul mercato e rientrare in qualche trade di cui si è vociferato parecchio nell’ultimo anno ma idea che non ha mai preso quota con concretezza. Di certo lo Staples Center sembra troppo piccolo per due primedonne di questa grandezza, non ci resta che attendere le prossime mosse in quel di Lakerslandia.

 

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