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Ginobili, Parker e Green protagonisti, 3-2 Spurs

I San Antonio Spurs hanno avuto la meglio dei Miami Heat nella cruciale gara-5 della Finale NBA, disputatasi la scorsa notte all’AT&T Center. Grazie ad un’ottima prestazione dei suoi uomini chiave, i Texani si sono portati avanti 3-2 nella serie, avvicinandosi al loro quinto titolo. Un Tony Parker in forma, un ritrovato Manu Ginobili ed un infallibile Danny Green sono state le chiavi del successo 114-104 per gli uomini di Gregg Popovich. Non inganni il punteggio: anche questa gara è stata decisa da un parziale nel terzo quarto e solo una tardiva reazione degli ospiti ha ridotto il disavanzo. Non bastano i 25 a testa per James e Wade, il migliore degli Heat forse è stato Ray Allen con 21.

Novità per i padroni di casa: Ginobili in quintetto per Splitter, dall’altra parte Spoelstra conferma nuovamente Mike Miller nello starting five che inizia la gara. Il nativo di Bahia Blanca è subito in palla, trovando il canestro da fuori e pescando Duncan per dei giochi a due estremamente positivi per i nero-argento. Wade si prende i primi tiri di Miami, che resta comunque a contatto nei minuti iniziali. Al primo timeout il punteggio è 15-12 per i Texani. Il primo quarto di James non è particolarmente positivo, con diversi jumper fuori bersaglio. Chi ha perso completamente la mano è Miller: dopo le ottime gare-2 e 3, l’ex Grizzlies ha inanellato pessime prestazioni al tiro. La sua gara si concluderà a quota zero, con un solo tiro tentato. A fine primo quarto San Antonio cerca di dare una spallata al match, con un parziale di 12-0 che mette in evidenza le falle del sistema degli Heat. Il primo periodo si conclude sul 32-19 per i padroni di casa, grazie ad un attacco bilanciato che ha tirato col 63% dal campo. Male Miami in tutte le fasi del gioco, non aiuta una fase offensiva che si è fermata al 30% al tiro.

All’inizio del secondo quarto gli Spurs vanno decisamente in fuga. Sempre primi sulle palle vaganti, con una metà campo difensiva rocciosa che non concede nulla agli avversari. San Antonio tira divinamente, a fronte di una pessima difesa che le si para innanzi. Danny Green punisce i campioni in carica con 3 triple, propiziando il +17 per i suoi. Miami non abbandona la gara e riesce a dare il la ad un contro-parziale che, curiosamente, si apre con un auto-canestro di Kawhi Leonard. Bene James in questo frangente, non a caso a fine primo tempo i suoi punti sono 16. Gli Heat ricuciono lo strappo e all’intervallo sono sotto di 9, 61-52.

Miami parte con le marce alte la ripresa, con un 7-0 di parziale che la avvicina definitivamente. I Texani non tremano e confezionano a loro volta un altro 7-0, grazie a Parker ed al solito Green. L’ex Cavs con una tripla firma il record di canestri complessivi da tre punti in una serie di Finale, precedentemente detenuto da Ray Allen. Il tutto con ancora una partita e mezza da giocare, a meno di una gara-7. Gli Heat sbagliano con Wade e James alcuni semplici layup in transizione, ma ciononostante riescono a restare ad una sola lunghezza di disavanzo. Alla fine del terzo quarto arriva il consueto parziale spacca-partita. Con un 10-0 i Texani ricacciano indietro i loro avversari, affidandosi a Ginobili, Parker e Green. I padroni di casa vanno in vantaggio all’ultimo mini-riposo 87-75, nonostante il momento di massimo sforzo dei propri avversari.

Gli Spurs dilagano nel quarto quarto, approfittando di un digiuno di canestri di Miami. Gli Heat partono 0/6 dal campo, subendo punti a volontà. San Antonio si porta facilmente sul +20, annullando sistematicamente ogni mini-parziale degli ospiti. Pessimo quarto quarto di James, che segna il suo unico canestro dal campo nel parziale a soli 3′ 30” dal termine. A guidare Miami nell’ultimo periodo di gioco è Ray Allen, che riesce a segnare in varie occasioni. Sono lui e Wade a riportare la franchigia della Florida sotto di sole 8 lunghezze a poco meno di due minuti dal termine. San Antonio però non trema, Parker, Ginobili e Green, ancora loro, firmano i canestri che chiudono la gara. 114-104 e 3-2 per i nero-argento.

Top scorer per i padroni di casa Parker con 26 ed un ottimo 10-14 dal campo. 24 a testa per Ginobili e Green, con il primo che aggiunge 10 assist ed il secondo che alla fine mette a referto 6 bombe. Doppia doppia per Tim Duncan, 17+12.

25+10 assist per Wade, che però non ha trovato i guizzi di gara-4. 25 Anche per James, conditi da 6 rimbalzi e 8 assist, sbagliando però 14 conclusioni dal campo. 21 di Allen dalla panchina, sono 16 i punti di Chris Bosh, preciso al tiro ma meno coinvolto rispetto alla partita precedente.

Astronomico 60% dal campo per gli Spurs, che, Green a parte, non ha neanche tirato così bene da 3 (41%). Per Miami le cifre rispettivamente sono state 43 e 47,8%. Equilibrio a rimbalzo, 36-34 per i nero-argento, che ne hanno però concessi 12 offensivi ai propri avversari. 50-40 per i padroni di casa nei punti in area e 18-16 quelli in contropiede.

Nonostante lo scarto finale sia stato di soli 10 punti, la vittoria di San Antonio è stata ancora più netta di quanto indichi il punteggio. Era preventivabile una riscossa di Ginobili, che è stato il vero fattore-x di questa cruciale partita. Sono state le sue iniziative a far affondare Miami, ancor più delle triple taglia-gambe di Green. Se Parker è questo, nonostante i problemi fisici, per San Antonio la strada verso il titolo si fa in discesa. Male gli Heat in molti frangenti, nonostante le dichiarazioni bellicose post-gara 4. Con una difesa così porosa è difficile riuscire a vincere, soprattutto su questo campo. Alla fine della fiera Miami si ritrova sotto 3-2 e con gara-6 in casa, proprio come 2 anni fa contro Dallas. Come andò a finire quella volta è storia risaputa. Per sapere l’esito di queste Finali bisognerà aspettare nella notte italiana tra martedì e mercoledì per la sesta sfida tra queste due squadre.

Alessandro Scuto

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