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Trionfo Warriors! In una partita emozionante i Nuggets tornano a casa sconfitti 4-2 nella serie

Coach Karl, dopo la convincente gara 5, decide di impostare la partita allo stesso modo, facendo paritre in quintetto McGee affiancato da Faried. La novità peri i Warriors è il ritorno di Lee, che perte dalla panchina ma che può dare quel qualcosa in più a livello di intensità e presenza che mancava alla sua squadra. I risultati della strategia di Denver si vedono subito e arrivano molti rimbalzi offensivi. La ricetta giusta, per ora, è quindi la potenza sotto canestro, evidente punto debole di questi Warriors rapidi e larghi in attacco ma in difficoltà nel pitturato e nella loro metà campo.
Curry, a differenza delle gare affrontate fino ad ora, si mette subito al lavoro su entrambi i fronti del campo, opponendosi alla solita velocità di Lawson e facendo tornare l’incontro sull’altissimo livello di ritmo che aveva contrassegnato la serie.
I Warriors riescono a penetrare bene nelle maglie della difesa avversarie anche con passaggi da parte di Bogut, ma i Nuggets restano sopra con i canestri di Lawson e Chandler, capaci di segnare da ogni posizione.
Con l’ingresso di Lee al posto di Bogut, per ora, i padroni di casa continuano con la stessa linea di gioco, aprendo ancora di più il campo e cercando di mettere in difficoltà i Nuggets in difesa, più che ostacolarli maggiormente nei loro schemi offensivi.
L’inizio della seconda frazione di gioco è contrassegnato da un abbassamento della velocità di gioco, ma con l’aumento dell’intensità. Tanti falli e colpi duri rendono la sfida ancor più combattuta e, sebbene i Nuggets siano ancora in vantaggio 32-23, gli avversari potrebbero tornare sotto in qualsiasi momento grazie ai tiratori appostati sull’arco, che per ora stanno sparando a salve. Iguodala, reduce dalla straordinaria gara 5, non riesce ad innescarsi nella metà campo avversaria, tornando sugli standard dei primi incontri, dove in attacco sembrava non essere tanto presente. Thompson non riesce proprio a mettersi in partita e dopo un’airball, fa capire che la stanchezza accumulata in questa faticosa serie influisce e non poco sulle percentuali al tiro della sua squadra. Intanto Jack, viste le difficoltà di Curry e Thompson (1-10 dal campo per i due), prende le chiavi dell’attacco e creando scompiglio nella difesa avversaria, porta i suoi a meno 3 con quattro minuti rimasti prima dell’intervallo lungo.
Il primo tempo si chiude con i Nuggets avanti di due, 42-40. Finora il migliore in campo è Lawson che con 12 punti tiene i suoi in vantaggio e mette sempre in difficoltà gli avversari, impegnando anche Curry, risultato poi poco efficace con la palla in mano.
Per i Warriors bene Bogut con 8 punti, 10 rimbalzi e 4 stoppate.

I Warriors iniziano bene e con la difesa a zona, mandano in tilt l’attacco Nuggets. Curry decide di iniziare la sua partita e mette a segno due triple consecutive. Già nelle partite precedenti si era visto che la difesa a zona (usata sempre in questo periodo della gara) creava non pochi problemi agli avversari che, costretti a pensare troppo, finivano per perdere troppe palle e concedevano contropiedi efficaci. Ora i padroni di casa sono per la prima volta avanti con punteggio di 50-44. Il play in maglia Warriors sta letteralmente bruciando la retina, quando gioca così non ce n’è per nessuno. Per lui i punti salgono velocemente a 20 e con Bogut che lotta a centro area recuperando tanti palloni, GSW gode di un vantaggio di dieci punti. La squadra di coach Karl, in questo spezzone di gara non riesce a trovare una risposta per risollevarsi e tornare a contatto. Anche gli uomini che di solito fanno la differenza (Brewer dalla panchina per esempio), sono in difficoltà non solo fisica ma anche psicologica, vedendo gli avversari arrivare primi su tutte le palle vaganti e andando sotto anche nel pitturato.
Termina anche questo quarto e stavolta l’inerzia è tutta dalla parte della squadra di Oakland, che entra nella parte finale della gara avanti 73-62. Il terzo quarto è quasi sempre di proprietà di Stephen Curry, che tira con il 67.6% dal campo (23-34) e con il 65% dall’arco (13-20) nei terzi quarti di questa serie.
Continua il dominio assoluto dei Warriors che, sulle ali dell’entusiasmo, creano uno strappo micidiale, lasciando gli avversari a 62 punti e portandosi avanti di 18 lunghezze. Dalla metà del terzo quarto, Golden State ha nettamente ribaltato la partita, recuperando lo svantaggio e chiudendo tutte le porte a questi Nuggets che non sembrano nemmeno lontanamente quelli visti in gara 5. Con l’ingresso di Miller gli ospiti sembrano più organizzati e con un parziale di 11-0 tornano a meno 7. Con McGee più attento in difesa e con Miller a tessere la tela di gioco, Denver riesce a bucare la difesa dei Warriors, che gettano alle ortiche un vantaggio considerevole che poteva già mettere un’ipoteca sulla partita e sulla serie stessa.
I minuti finali sono combattuti e i Nuggets restano attaccati anche se Curry fa di tutto per tentare la fuga. Anche Iguodala si sveglia dal letargo e mette a segno due triple di vitale importanza per prepararse la sua squadra all’assalto finale. Per lui 21 punti fino a questo momento.
In questo quarto di gioco, Curry ha messo a referto solo due punti, facendo notare il gran lavoro che ha fatto Denver per riuscire nella rimonta e arrivare a meno quattro con solo un minuto sul cronometro.
I Warriorrs stanno facendo di tutto per perdere la partita e, con 10 secondi alla fine, sono sopra di due punti. La gara finisce qui e i Warriors passano il turno vincendo (senza convincere troppo) 92-88 contro dei Nuggets non troppo incisivi.

La differenza per la squadra di Denver l’ha fatta l’intermittenza di Iguodala (e dell’attenzione della squadra in generale) che, sebbene finisca con 24 punti e tiri fondamentali, è troppo assente nell’attacco dei Nuggets nella prima parte della partita. Nel finale, anche grazie a tante palle perse banali da parte dei Warriors, gli ospiti sono riusciti a tornare a contatto, ma non c’è stato niente da fare e Karl deve tornare a casa per raccattare i pezzi di questa squadra che sembrava poter andare fino in fondo, ma che si è fermata solo al primo turno.

 

Giocatori chiave: Curry 22 punti (4-8 da tre) 8 assist

                                 Bogut 14 punti 21 rimbalzi

 Honorable mention: Iguodala 24 punti (5-8 da tre)

 

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