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And the Oscar goes to…

La stagione NBA sta decisamente entrando nel vivo. La caccia per il miglior record della Lega, nonché quella per accedere alla postseason, inizia ad intensificarsi. Il sentiero imboccato dalle 30 franchigie conduce, in primavera, o ai Playoffs o, viceversa, alla Lotteria in vista del Draft.

Passato l’All Star Game, e relativo pagellone di metà stagione squadra per squadra, lo staff di NbaReligion propone i propri premi Oscar individuali per quanto mostrato sinora, in concomitanza con la parata delle stelle di Hollywood che avrà luogo, nella notte italiana, in quel di Los Angeles.

MVP (Miglior Attore protagonista)

 

Il premio forse più importante va, a nostro avviso, a Chris Paul, con 6 voti. Il folletto dei Clippers sta trascinando la (ex?) seconda squadra di Los Angeles alla migliore stagione nella storia della franchigia. A seguire, Lebron James con 4 voti, che sta disputando un’annata al limite del surreale a Miami; a completare l’ideale podio Carmelo Anthony con 3 preferenze, a suggellare l’ottimo cammino dei Knicks sin qui, nonostante qualche scivolone di troppo ultimamente. Con una nomination a testa Kevin Durant e Tony Parker.

Sesto uomo (Miglior Attore non protagonista)

Jamal Crawford suggella la virtuale doppietta Clippers nei trofei individuali di metà stagione grazie agli 8 voti del nostro staff. Quasi 17 punti di media e tante partite decise dalle sue giocate, guidando quella che è probabilmente la miglior panchina della Lega. J.R. Smith era l’altro grande favorito, come testimoniato dalle 6 preferenze per la guardia di New York. Emerso come match-winner in più di un’occasione, Smith si è dimostrato una delle pedine fondamentali per la stagione dei Knicks. Terzo ed ultimo votato per il Sixth Man Award Ray Allen, che si sta reinventando con un ruolo per lui inedito alla corte di James agli Heat.

Giocatore più migliorato (Migliori effetti speciali)

Con una maggioranza bulgara, il Most Improved Player Award viene idealmente consegnato da NbaReligion direttamente nelle mani di Paul George. 10 voti per l’ala dei Pacers letteralmente esplosa in una stagione che lo ha proiettato addirittura all’All Star Game e che lo ha visto migliorare in tutte le categorie statistiche. Seguono con 2 voti Kenneth Faried, il Rodman del 2010 che veste la casacca dei Nuggets, e infine con una preferenza a testa Omer Asik, James Harden e Greivis Vasquez.

Difensore dell’anno (Miglior Montaggio)

Unico caso di ex aequo capitato nell’assegnazione dei premi. Con 4 voti a testa, sono stati scelti Joakim Noah e Tyson Chandler. Il figlio del grande Yannick è l’ancora della difesa dei Bulls, nuovamente in vetta alle graduatorie di specialità. Chandler, vincitore del premio nella scorsa stagione, ha permesso a New York di assorbire l’assenza di Stoudemire nei primi mesi di regular season, disputando un’annata costantemente ai vertici della Eastern Conference. Altre nominations: Larry Sanders e Lebron James, 2 preferenze a testa, e Tim Duncan, Thabo Sefolosha e Paul George con una.

Coach of the Year (Miglior regia)

Mark Jackson è la scelta di NbaReligion, con 7 voti a suo favore. Con l’ex playmaker di Knicks, Pacers e altre squadre in panchina a disegnare schemi, i Golden State Warriors stanno disputando un’ottima annata che potrebbe proiettarli nei Playoffs. Già l’anno scorso Jackson aveva mostrato buone qualità ma questa stagione è quella della consacrazione. Al secondo posto Mike Woodson, 5 preferenze, l’ennesimo esponente di New York tra i candidati ai premi individuali dell’annata 2012-13. Al terzo posto il coach di San Antonio Gregg Popovich con 2 voti, segue Vinny Del Negro con uno.

Rookie dell’anno (Migliore sceneggiatura originale)

Se per George è stata una maggioranza bulgara, per Damian Lillard è stato quasi un plebiscito. 13 voti per il  playmaker dei Trail Blazers, che sul campo sta producendo 18,4 punti con 6,5 assists. Il giovane da Weber State University è uno dei cardini di una squadra che sta lottando per accedere alla postseason. Andre Drummond e Alexey Shved con una preferenza a testa hanno “evitato” l’unanimità per il giocatore di Portland.

Queste le scelte di NbaReligion. Lasciate anche voi i pronostici personali sui premi di metà stagione!

Alessandro Scuto

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