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Oklahoma City Thunder

Kevin Durant e il tiro da metà campo: “Solo quando ho buone percentuali”

Se siete appassionati di basket NBA, lo avrete già visto milioni di volte.

Con solo un paio di secondi rimasti sul cronometro, un giocatore riceve la palla, tenta un paio di finte e fa esplodere un tiro da oltre metà campo solo dopo la sirena finale, a periodo finito.

Nella maggior parte dei casi questo non è casuale.

I giocatori che gestiscono la palla in queste situazioni nella maggior parte dei casi attendono a lanciare la palla fino a quando il tiro non influirà più sulle statistiche individuali. Questo perchè nel corso di una stagione da 82 partite queste statistiche altamente improbabili possono influenzare negativamente la percentuale dal campo o del tiro da tre punti di un giocatore.

Kevin Durant è ovviamente un candidato per questo tipo di tiri, essendo il top scorer della lega nelle ultime tre stagioni e il miglior giocatore individuale dei Thunder. Lui stesso ha ammesso che prima di prendere questi tipi di tiri ci pensa sempre, dichiarando che li tenta solamente quando sta avendo una buona percentuale dal campo nella partita.

Ecco quello che riporta il Daily Thunder:

“Dipende da come sto tirando dal campo.” dice KD. “Se nel primo quarto sono 4su4, ci provo. Se nel terzo quarto sono tipo 10su16 o 10su17, ci penso un attimo prima di farlo. Ma se sono su percentuali più basse, come 8su19, mi lancio in avanti e attendo qualche secondo dopo la fine del periodo. Quindi dipende da come il gioco sta andando”.

Possiamo poi pensare che invece giocatori di livello inferiore possano lasciar andare questo tiro con maggior facilità, in particolare quelli che hanno un anno di contratto, almeno in parte, in quanto alla fine della stagione le loro statistiche si tradurranno direttamente nella quantità di denaro che riceveranno nelle loro tasche.

Durant nella risposta è stato onesto e fresco, ma questo non vuol dire che se con quel tiro potrebbe salvare la partita della squadra non lo tenti solo per far quadrare le statistiche.

Ad esempio la risposta del suo compagno All-Star, Russel Westbrook, è stata più divertente quando gli hanno chiesto se esitava in queste situazioni:

“No,no… Se ci pensassi [ alle statistiche, ndr ] farei moltissime cose in modo differente”.

 

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