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Bargnani e Gasol, il punto sulle possibili trade che potrebbero coinvolgere i due giocatori

Andrea Bargnani e Pau Gasol sono i due nomi che più vengono associati attualmente nel panorama Nba alla possibilità di trasferimento nell’immediato futuro, prima della dead line fissata per il 21 Febbraio. Le loro situazioni contrattuali, che nelle cronache degli ultimi giorni sono state spesso associate, causa le possibilità riguardo ad un ipotetico scambio che sembravano esserci, in realtà sono molto differenti, come le relative opportunità di mercato. Andiamo ad analizzarle separatamente.

Bargnani quest’anno sta attraversando uno dei peggiori periodi all’interno della sua storia Nba, mettendo a referto il minor numero di punti degli ultimi quattro anni (16 a partita), con la più bassa percentuale dal campo (39.8% dal campo e il 31% da tre). Altro dato che rende bene l’idea dell’andamento della stagione del Mago è il fatto che il numero dei tiri tentati da tre sia maggiore del numero di rimbalzi catturati, non di certo i dati che si vorrebbero leggere sul tabellino del lungo della propria squadra.

E’ anche per queste ragioni che diventa fortemente sconveniente per i Raptors scambiare oggi il giocatore italiano, che ha perso molto del suo valore in quest’ultimo periodo e che aveva avuto più volte la possibilità di essere scambiato a condizioni molto più vantaggiose. A questo si aggiunge il fatto che a breve Calderon (giocatore ad oggi molto più appetibile sul mercato) diventi free agent, con il rischio di non poter lucrare sulla sua partenza.

In questo momento quindi la dirigenza della franchigia di Toronto si ritrova di fronte a delle scelte non facili, che hanno in qualsiasi caso delle controindicazioni, ma che devono essere prese. Nonostante non possa ritenermi esperto come GM Nba, credo che sia giusto che Toronto si privi anche di entrambi i giocatori, liberando spazio salariare, cercando di prendere qualche buon giocatore e avviando una rifondazione, come stanno ad esempio facendo gli Orlando Magic di questa stagione. Solo così la squadra canadese può sperare di invertire la rotta dopo anni di delusioni e lo stesso Bargnani, trovandosi in un nuovo contesto Nba, cercare di esprimere finalmente a pieno le sue capacità.

Analizzando la situazione Gasol invece, non si può non tener conto che in questi giorni ricorra “l’anniversario” dell’intromissione per mano di David Stern che ha mandato in fumo una trade già conclusa, all’interno della quale il catalano aveva già le valigie pronte destinazione Houston, lasciando il suo posto in squadra e soprattutto il suo spazio salariale a Chris Paul, approdato alla fine comunque a Los Angeles, ma non sulla sponda che i tifosi dei Lakers speravano.

Questo intervento da parte del commissioner Nba ha fatto molto discutere, ma ad oggi sono innegabili (a prescindere da come la si pensi) le conseguenze che questa decisione ha provocato. I Lakers si sono ritrovati per le mani un giocatore che ha perso molto del suo valore, causa una stagione dallo scarso rendimento (dovuta anche al fatto che ritrovare motivazioni quando stai già immaginando il tuo futuro in un altro posto è molto difficile), ripetuti infortuni alle ginocchia ed una mancata sintonia con quelle che sono le nuove convinzioni tecniche e tattiche dei gialloviola da un anno a questa parte. D’altro canto il mercato Nba ci insegna che gli affari e le sventure non sono facilmente preventivabili. Ne è la riprova lo scampato pericolo da parte degli stessi Lakers riguardo la cessione in estate di Bynum, che sta creando non pochi grattacapo ai Sixers. Allo stesso modo quindi, l’altro lato della medaglia può gioire della mancata trade della scorsa stagione, sia da parte Rockets che, evitando di acquistare un quantomeno “consumato” Pau Gasol, sono riusciti a prendere quest’anno un giovane uomo franchigia come Harden, sia da parte Hornets che hanno evitato l’ingaggio di un Odom che sembra essere ormai la brutta copia di quello che era stato in passato il miglior sesto uomo della Lega.

Oltre a tutte le modifiche riguardanti il mercato, questa mancata trade ha creato dei grossi problemi dal punto di vista tecnico nel roster dei gialloviola. Ha di fatto condizionato (forse in maniera decisiva) la scorsa stagione dei losangelini, che si sono ritrovati senza Paul, senza Odom e con nessuno in grado di prenderne il posto. Problema tecnico che si sta riproponendo anche in questa stagione. Difatti i Lakers, nonostante pensassero di aver risolto tutti i loro problemi firmando Howard (che in realtà in campo occupa zone similari a quelle di Bynum, andando in netto contrasto con quelle che sono le caratteristiche di Gasol) e soprattutto Steve Nash, 38enne ancora in grado di essere determinante ad alti livelli, si sono ritrovati a dover far fronte a problemi se possibile maggiori rispetto alla passata stagione.

In realtà il roster si è rivelato molto più incompleto del previsto e la contemporanea assenza di Nash e Blake ha accentuato il problema. Al rientro in campo del canadese i Lakers dovranno compiere una scelta: o verificare quanto un playmaker “vero” possa rendere più o meno efficace un giocatore come il catalano, oppure scambiarlo nel più breve tempo possibile, cercando di migliorare  la squadra rispetto agli altri acclarati punti deboli, come la mancanza di atletismo delle ali e sostituendo il nativo di Barcellona con un giocatore più facilmente integrabile con Howard sotto canestro.

Da considerare infine sono i 19 milioni di contratto in questa stagione e nella prossima, che fanno si che molte squadre, di fronte all’importanza di queste cifre, risultino tagliate fuori dalla corsa al giocatore spagnolo. Inoltre Gasol ormai risulta poco appetibile per le cosiddette “piccole” le quali, anche disponendo dello spazio salariale necessario, non troverebbero convenienza nel far ruotare il loro progetto attorno ad un giocatore di 32 anni, che non dà solide garanzie dal punto di vista fisico.

Insomma, tolta l’ipotesi di uno scambio con una franchigia come Minnesota (che necessita di un giocatore importante nel breve periodo per provare a fare immediatamente il salto di qualità e che allo stesso tempo può permettersi cifre del genere), diventa difficile immaginare nell’immediato il futuro di Pau lontano dai Lakers, anche perchè per mandare in porto un eventuale scambio sarebbero costretti a “svendere” quel giocatore che non più tardi di cinque mesi da fa, da solo, ha messo in grosse difficoltà il Team Usa a Londra. E questo sarebbe davvero un grosso peccato.

Infine riportiamo il link di un sondaggio, riguardo ciò che ne pensate voi della possibilità di trade di Gasol e Bargnani!

http://www.gfxpoll.com/viewpoll/10385-scambiereste_gasol_e_bargnani.html

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