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John Wall polemico: “Pierce ci rallentava.”

Da Pierce a Porter: come cambiano i Wizards di John Wall?

John Wall è il leader dei Washington Wizards che nella scorsa stagione sono arrivati a giocarsi l’accesso alle Finali di Conference e che quest’anno puntano a gravitare nuovamente nelle alte sfere della parte est del tabellone playoff. Washington ha messo in mostra un gioco veloce, a tratti elettrizzante, e ha chiuso l’annata in settima posizione per possessi in transizione e in terza per punti segnati per ogni possesso in transizione giocato (1.17).

Ma John Wall vuole correre ancora di più; è nel suo DNA. Il leader dei Wizards ha parlato di Paul Pierce, guida carismatica della squadra nella scorsa stagione, che sarebbe stato – a suo parere – tra i principali artefici dell’impossibilità di accelerare il ritmo partita per il team guidato da Randy Wittman.

“Non voglio mancargli di rispetto, ma non riesce più a fare su e giù per il campo. Non è il Paul Pierce di una volta, anche se ci ha aiutati in tantissimi altri modi, soprattutto prendendosi i tiri decisivi e giocando da leader.”

 

Pierce ha abbandonato la capitale statunitense per trasferirsi ai Los Angeles Clippers, alla corte di Doc Rivers. I Wizards puntano a sostituirlo con il giovane e atletico Otto Porter, poliedrica ala di 2.03 che ha fatto vedere buonissime cose nel finale della scorsa stagione (nei playoff ha giocato 33 minuti di media, mettendo a segno 10 punti ad allacciata di scarpe). La batteria di esterni, guidata da Wall, e completata da Bradley Beal e dallo stesso Porter, si configura come una delle più atletiche e rampanti dell’intera NBA.

Per Otto questa è un’opportunità. Può correre, creare dal palleggio, andare forte a canestro. Il coach vuole dare fiducia a tutti, vuole che si sappia che in squadra tutti possono prendersi la giusta dose di iniziative personali.”

 

I Wizards, se con Porter guadagnano in freschezza e atletismo, perdono, viceversa, qualcosa in termini di personalità e di potenza di fuoco a difesa schierata. Il giusto equilibrio dovrà essere trovato nel minor tempo possibile. La squadra di Washington, che vada o meno a velocità supersonica, sarà saldamente in mano a John Wall. E c’è da scommettere sul fatto che il play, dopo una stagione individuale e collettiva finalmente di alto profilo, chiederà un ulteriore step in avanti ai propri compagni.

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