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Joel Embiid ne mette 22 in 15 minuti al rientro dopo 257 giorni di stop

Questa notte si ha avuto un assaggio dei nuovi Sixers al completo: oltre all’ex Kansas, 18 punti per JJ Reddick e 26 punti con 9 rimbalzi per Dario Saric.

Mancava Markelle Fultz e i minutaggi hanno permesso ancora delle rotazioni piuttosto allargate, ma la squadra di questa notte sembrava molto vicina ai nuovi Philadelphia 76ers, che si presenteranno ai blocchi di partenza di questa stagione con ambizioni da playoff. L’attenzione come normale che fosse era tutta puntata sul rientro, 257 giorni dopo l’infortunio al menisco, di Joel Embiid che non ha deluso le aspettative.

Il centro di Philadelphia, come era preventivabile, aveva un minutaggio molto ridotto, ma nei 15 minuti sul campo ha fatto vedere quei lampi da fuoriclasse sia spalle che fronte a canestro che avevano già ammaliato il pubblico NBA nella scorsa stagione .

Resta sicuramente da migliorare la sua attitudine difensiva soprattutto nei cambi quando si trova a marcare i piccoli avversari, ma la difesa resta un aspetto da sistemare per tutta la squadra non solo per Embiid.

Segnali importanti sono arrivati anche da altri giocatori: ottima partita al di là delle percentuali per Ben Simmons che nel ruolo di ala ha avuto si spesso il compito di costruire gioco – soprattutto quando in campo c’era Bayless e non Tj McConnell – ma trovandosi di fronte un avversario di pari statura non si è fatto costantemente attirare in post basso per sfruttare il mismatch con il rischio di ingolfare il gioco e renderlo prevedibile come era successo nelle precedenti uscite.

Solita ottima prestazione del nuovo arrivato JJ Reddick che con Embiid avrà un miglior bloccante da sfruttare e un ottimo appoggio con cui giocare a due.

Fondamentale è stato e sarà Dario Saric grazie alla sua capacità di giocare spesso fuori dalla linea da 3 punti, lasciando cosi l’area libera per le giocate in isolamento a Joel Embiid. L’ex giocatore dell’Efes giocando sul perimetro può colpire con il tiro pesante, 5 su 8 stanotte, attaccare il ferro grazie al suo ball handling da esterno, ma anche giocare da playmaker aggiunto grazie alla sua visione di gioco fuori dal normale.

Ottime cose anche dalla panchina per Tj McConnell, 10 punti e 7 assist, e per il francese Timothe Luwawu-Cabarrot, 11 e 4 rimbalzi, il cui ruolo sarà fondamentale soprattutto ad inizio stagione.

I Sixers giocheranno ora l’ultima partita di preseason nella notte tra venerdì e sabato contro i Miami Heat per poi esordire il 18 contro i Washington Wizards.

L’obiettivo non troppo nascosto per quest’anno è tornare a fare una stagione vincente e rigiocare i playoff che mancano dalla stagione 2011/2012 quando i Sixers vennero eliminati dai Celtics per 4 a 3 nelle semifinali di conference. Il futuro di questa squadra passerà senza ombra di dubbio dall’integrità fisica dei suoi componenti a partire da Joel Embiid, che ha già dichiarato di non poter giocare tutte le 82 partite, con la speranza di averlo però per tutta la stagione. Con tutti i pezzi al loro posto Phila ha il talento e tutte le carte in regola per poter ambire ad una delle prime 8 posizioni ad est. Potrebbe essere questa la stagione. Trust The Process, The Process is Now

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