Mentre il resto della NBA è concentrato sulla preseason, con la stagione regolare lontana ormai una sola settimana, i Philadelphia 76ers hanno mandato in porto l’operazione più importante della loro estate.
Secondo quanto riportato nella notte da Adrian Wojnarowksi di ESPN, infatti, Philly ha raggiunto l’accordo con Joel Embiid per un’estensione quinquennale da 148 milioni di dollari, il massimo che si possa offrire ad un giocatore con il contratto da rookie.
148 milioni ad un giocatore che, nelle sue prime 3 stagioni NBA, è sceso in campo solamente 31 volte.
Embiid è stato la rivelazione della scorsa stagione per i Sixers, rappresentando allo stesso tempo il volto della squadra dal punto di vista mediatico e il game-changer in entrambe le metà campo, qualcosa di cui a Philadelphia avevano bisogno come il pane.
Nel 2016-17, Embiid ha fatto registrare 20.2 punti, 7.8 rimbalzi, 2.1 assist e 2.5 stoppate a partita.
Numeri che in una situazione normale giustificherebbero pienamente tutti i soldi messi sul piatto dai Sixers, ma che in questo caso vanno a braccetto con quella che è la condizione fisica di Embiid, tenuto ai box da un infortunio al piede per entrambe le sue prime due stagioni NBA e che lo scorso anno non è mai potuto stare in campo per più di 25 minuti, riposando in ogni back-to-back. Un intervento al ginocchio, inoltre, ha anticipato la fine della sua annata da rookie.
I 786 minuti della carriera di Embiid, al momento, non rappresentano neanche un quarto di quello che James Harden ha giocato soltanto nella scorsa stagione.
L’estensione avrà effetto dal 2018 in poi, quando il contratto da rookie di Embiid giungerà al termine.