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Paul George: “Non è detto che l’anno prossimo vada ai Lakers; potrei rimanere a OKC”

Paul George, per il momento, si vuole godere l’esperienza nei nuovi rampantissimi Thunder

La trade che ha portato l’ex-Pacers Paul George agli Oklahoma City Thunder è stata tra le più eclatanti di questa offseason infuocata. L’ala piccola ha raggiunto l’altra superstar Russell Westbrook, con cui comporrà una delle coppie di esterni più talentuose dell’intera NBA. George, però, diventerà unrestricted free agent al termine della prossima stagione e, dalla stampa americana, è considerato quasi unanimemente un futuro Laker. PG, infatti, è nato e cresciuto proprio nella periferia di Los Angeles, ammirando le gesta di Kobe Bryant e sperando, un giorno, di poter vestire la casacca gialloviola.

Ma è stato George stesso, intervistato da Sports Illustrated, a lasciare la decisione sulla prossima offseason “in sospeso”. Prima, in ogni caso, c’è una stagione da giocare da partner in crime di Westbrook, in quei Thunder che di colpo sono tornati tra le squadre d’élite della Western Conference.

SENZA FRETTA

Queste le parole di George:

Da piccolo ero fan dei Lakers e dei Clippers. Kobe era il mio mito. Non posso negare che avrò sempre una connessione speciale con Los Angeles. Chi non vorrebbe giocare per la squadra della propria città d’origine? Un sogno, per uno di periferia come me: diventare una stella a L.A. Ma la cosa che conta di più in assoluto, per me, è vincere. Non è assolutamente scontato che io vada ai Lakers l’anno prossimo. Voglio giocare in una squadra solida, forte, con un buon sistema. Voglio avere la chance di arrivare fino in fondo.

E ancora:

Gioco a basket per competere al massimo livello. Magari coi Thunder disputeremo una stagione straordinaria, arrivando in Finale di Conference o centrando l’upset sui Warriors, o addirittura il bersaglio grosso. Chi può dirlo? Io so solo che sarebbe da stupidi, in caso, lasciare una squadra vincente. 

I Lakers, al momento, di sicuro non si possono definire neanche lontanamente vincenti. Quello gialloviola è un cantiere aperto, coi giovani Brandon Ingram, Lonzo Ball, Julius Randle e Ivica Zubac a capeggiare i lavori. Ma per George potrebbe non essere abbastanza. Non resta che vedere fino a dove si spingeranno i Thunder della nuova coppia d’oro PG-Westbrook.

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