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Clifford: “Dobbiamo tornare a difendere bene”

Il coach degli Charlotte Hornets ammette che la metà campo difensiva è il vero problema della sua squadra, reduce da 5 sconfitte consecutive

Steve Clifford non è uno degli allenatori tra i più sponsorizzati e mediatici in giro per la Lega ma da ormai quattro anni è alla guida degli Charlotte Hornets con discreti risultati. La partenza di questa stagione è stata bruciante: dopo 23 partite, 14 vinte e 9 perse con la terza miglior difesa della Lega per punti concessi agli avversari.

Da allora una flessione continua che ha fatto crollare il record della squadra e che ha inficiato non poco la tenuta difensiva. Basti pensare che gli Hornets hanno inanellato una striscia di otto gare consecutive con almeno 100 punti concessi ai diritti avversari, passando dal terzo al dodicesimo posto nella classifica delle migliori difese NBA: numeri non da squadre di Clifford.

Al momento Charlotte è nona nella Eastern Conference con un record di 20-21 ed è reduce da cinque sconfitte di fila, complici anche le assenze di due giocatori importanti per l’equilibrio della squadra come Cody Zeller e Nicolas Batum. Gli Hornets vogliono interrompere questa striscia negativa già dal match casalingo in programma stasera contro i Portland Trail Blazers e Clifford sa bene qual è la ricetta per uscire da questa crisi: migliorare in difesa.

Ecco le parole di Clifford raccolte a margine dello shootaround mattutino della squadra.

Sono ormai quattro anni che sono qua ed è partito sempre tutto dalla difesa. Dobbiamo tornare a difendere bene se vogliamo tornare a vincere, dobbiamo difendere meglio sia a livello collettivo ma soprattutto a livello individuale. Tutto parte da lì: dobbiamo ritrovare l’abilità di marcare il nostro uomo diretto, di non farsi battere nell’1vs1 o perlomeno di reggere 3-4 scivolamenti prima dell’arrivo dell’aiuto. Invece nelle ultime gare siamo sempre battuti sul primo passo, così le rotazioni arrivano troppo presto ed è facile trovare tiratori liberi sul perimetro. Sta succedendo troppo spesso, dobbiamo migliorare da questo punto di vista oltre che aiutarci di più in campo e migliorare la comunicazione.

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