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Stoudemire: “Qualcuno ai Knicks non gradiva la Linsanity”

L’ex giocatore di New York, tornato ieri al Madison da avversario, rivela un retroscena risalente al periodo della Linsanity, che a qualcuno non andava giù

Amar’e Stoudemire è tornato ieri sera nella Grande Mela dove i suoi Miami Heat hanno sbancato il Madison Square Garden per 98-81 e dove ha anche giocato con la maglia dei Knicks per cinque anni, dal 2010 al 2015. In questo periodo a NY, l’ex giocatore dei Phoenix Suns ha attraversato diversi momenti storici: su tutti spicca l’inizio del 2012 quando non solo a New York, ma in tutto la Lega impazzava la Linsanity.

L’esplosione improvvisa di Jeremy Lin, a un passo dal taglio verso la fine del 2011 e poi protagonista assoluto qualche mese dopo, fu un momento straordinario per il mondo del basket, che a livello mediatico impazzì per il playmaker uscito da Harvard con origini taiwanesi. Nel postpartita di ieri, la stampa newyorkese ha incalzato Stoudemire riguardo a quel periodo: ecco le dichiarazioni rilasciate a Ohm Youngmisuk di ESPN.

La Linsanity è stata qualcosa di incredibile: la gente ovunque non parlava d’altro, era impazzita del tutto. Io la vivevo dall’interno come compagno di squadra di Jeremy e avevo altre sensazioni. Era come se sia in spogliatoio sia nella dirigenza ci fosse qualcuno a cui non andasse a genio la sua figura. In estate poi firmò con Houston, e penso sia stato meglio per tutti perché penso avrebbe creato diversi problemi la sua permanenza. Con me non ha mai avuto problemi, anzi: Jeremy l’ho sempre rispettato per la sua tenacia, per il suo duro lavoro e la sua abnegazione per la squadra. E’ stato un grande compagno di squadra ed è tuttora un bravo ragazzo.

 

Una rivelazione a scoppio ritardato senza riferimenti specifici da parte di Stoudemire, anche se tra le righe si può intuire chi potesse non vedere di buon occhio la Linsanity. Un certo Carmelo Anthony definì “ridicola” l’offerta degli Houston Rockets in quell’estate 2012 a Jeremy Lin, che era restricted free agent motivo per cui New York avrebbe potuto pareggiare l’offerta. Al di là dei motivi economici, ecco ad anni di distanza la ragione principale per cui i Knicks non hanno deciso di svenarsi per la Linsanity: Melo rules.

 

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