Kevin Durant ritorna nella sua città natale, Washington, ma se ne va con un sorriso a metà: i suoi Thunder hanno sbancato il Verizon Center per 125-101 ma il numero 35 non è sceso in campo nel secondo tempo a causa di un risentimento muscolare alla coscia sinistra.
L’infortunio è occorso proprio nelle battute finali del secondo quarto quando Durant si è lanciato in penetrazione contro Kris Humpries e, sulla ricaduta dal salto, ha sentito tirare dietro lasciando subito il campo per precauzione. Sul parquet non ha più fatto ritorno per la ripresa per evitare di aggravare il problema muscolare.
Secondo quanto filtra dallo staff medico di OKC, dovrebbe trattarsi di uno stiramento la cui entità però non è ancora data sapersi visto che Durant svolgerà una risonanza magnetica oggi pomeriggio. Solo dopo l’esito degli esami strumentali, si potrà capire la reale gravità del problema e ipotizzare la data di rientro.
A proposito dell’infortunio, Durant – 14 punti, 10 rimbalzi, 4-8 dal campo, 2-2 da 3 punti, 4-4 ai liberi nei 16 minuti in cui ha giocato – ha parlato in questo modo nel dopogara a Royce Young di ESPN.
Quando sono atterrato dopo il contatto, ho sentito subito un leggero dolore alla coscia e ho preferito fermarmi. Purtroppo fa parte del gioco, sono cose che capitano gli infortuni. Ho vissuto momenti peggiori rispetto a questo, è un problema lieve: non bisogna fare drammi. Sono sereno, non vedo l’ora di mettermi al lavoro per tornare il prima possibile per aiutare la squadra.
Un problema che non ci voleva per Durant, autore finora di un inizio stagionale da MVP: 30.1 punti, 6.9 rimbalzi e 2.9 assist di media a partita, tirando col 50.3% dal campo e col 42.2% dalla lunga distanza. Numeri spaventosi per KD che sembra essere tornato sui suoi livelli standard dopo la difficile annata scorsa in cui è sceso in campo solo per 27 gare a causa del problema al piede, non sarà di certo uno stiramento a fermarlo.