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Joakim Noah potrebbe partire da sesto uomo

L’esperimento nella gara di preseason di martedì contro i Pacers: Mirotic in quintetto, il prodotto di Florida dalla panchina, e coach Hoiberg ci pensa

Joakim Noah, uno dei giocatori più importanti nel roster ed il leader emotivo dei Bulls, potrebbe perdere il proprio posto in quintetto: lo scenario è più che possibile viste anche le ultime dichiarazioni rilasciate dal neo coach di Chicago, Fred Hoiberg.

L’ex allenatore di Iowa State ha schierato nell’ultima uscita in preseason martedì – vittoria casalinga allo United Center sugli Indiana Pacers per 103-94 – la coppia spagnola Pau GasolNikola Mirotic come frontcourt, con Noah e  Taj Gibson in uscita dalla panchina. Hoiberg ne ha tratto buone risposte, come confermato in conferenza stampa.

Credo che Pau e Nikola possono convivere: in attacco si completano alla perfezione, in difesa devono migliorare, ma assieme a tre ottimi difensori perimetrali come Butler, Snell e Hinrich, è una soluzione interessante come quintetto. Se poi dalla panchina si alzano giocatori importanti come Noah, Gibson e McDermott, penso che possa funzionare: sarebbe un buon mix, ma nulla è ancora deciso.

 

A riguardo, i giornalisti hanno interpellato anche lo stesso Noah che ha risposto in maniera laconica.

Io cerco di fare quello che è meglio per la squadra. Se il coach pensa che io sia più importante così, lo accetterò.

 

Noah è reduce da una stagione a dir poco sottotono rispetto ai suoi standards, ma rimane pur sempre il totem della squadra in campo e fuori. Una sua esclusione dallo starting five non è detto sia una cosa del tutto positiva perché bisogna tenere in considerazione i due lati della medaglia: è vero che Mirotic in attacco apre il campo e può essere un fattore importante, ma allo stesso tempo nell’altra metà campo va spesso sotto a differenza del francese che non più tardi di un anno e mezzo fa veniva votato Defensive Player of the Year.

Non è una decisione semplice per Hoiberg, che rischia di scontentare pronti via uno dei senatori dello spogliatoio come Noah, il quale non sembra molto incline all’idea di dover partire da sesto uomo. Tuttavia il buon Fred ci penserà bene prima di adottare in pianta stabile questa soluzione ma, se deciderà di sposare questa causa, lo farà solo e soltanto per il bene dei suoi Chicago Bulls.

 

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