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Thunder, uno tra Sefolosha e Jackson è di troppo

 

Nemmeno il tempo di archiviare l’eliminazione di sabato in gara 6 contro San Antonio, che è già il momento di pensare alla prossima stagione in casa Oklahoma City. In particolare la dirigenza dei Thunder sarà chiamata a valutare con attenzione il dualismo nato negli ultimi Playoffs per un posto in quintetto tra Thabo Sefolosha e Reggie Jackson.

Lo svizzero è stato spettatore non pagante nelle ultime quattro sfide contro gli Spurs nella finale della Western Conference, sparito in maniera completa dalle rotazioni di coach Scott Brooks salvo il garbage time in gara 5. Un fatto quanto meno strano per uno che è uscito dalla panchina soltanto una volta su 390 partite nelle ultime cinque stagioni ad OKC. Eppure l’ex giocatore di Biella era già stato estromesso dallo starting five anche per un paio di partite nella serie di primo turno contro i Memphis Grizzlies, a vantaggio di Caron Butler, più pericoloso per le difese avversarie con i piedi dietro l’arco da 3 punti.

Proprio questo ha pagato Sefolosha, la scarsissima percentuale nel tiro da 3 punti sugli scarichi di Westbrook e Durant, nonostante la solidità difensiva che il numero 25 garantisce alla causa dei Thunder. Questa situazione però sta facendo riflettere la guardia svizzera di origini sudafricane in vista della prossima stagione, dato che in estate sarà unrestricted free agent e potrà valutare le offerte del mercato in totale libertà. Ecco le sue parole raccolte da Anthony Slater del The Oklahoman.

L’ultimo mese ammetto che è stato molto frustrante, non è stato per niente facile. E’ dura, ti fai un sacco di domande e pensi al processo mentale che ci sia dietro a queste scelte o cose del genere. Tuttavia ho sempre partecipato alle partite, ho sempre sostenuto i miei compagni in ogni momento. L’anno prossimo? Non ne ho idea adesso, ho bisogno di prendere un pò di tempo per riflettere bene a proposito di cosa sia meglio per me in futuro.

I dubbi e le incertezze di Sefolosha fanno da contraltare alla convinzione e alla certezza che è diventata Reggie Jackson per i Thunder in questi ultimi Playoffs. Il nativo di Pordenone è stato un fattore chiave nella serie con Duncan e soci dopo che coach Brooks lo ha inserito in quintetto a partire da gara 3 e ne ha aumentato il minutaggio in maniera drastica, andando ad assorbire in toto proprio i minuti di Thabo. Jackson ha garantito così energia nella metà campo difensiva e varietà in quella offensiva, alternando penetrazioni brucianti a tiri sugli scarichi, anche se quest’ultima non è la specialità della casa.

Il prodotto di Boston College esce così rinfrancato da questo finale di annata e guarda alla prossima stagione con ottimismo e ambizione, come dimostrano le sue dichiarazioni a Royce Young del Daily Thunder.

Se proprio devo essere sincero, spero di poter partire in quintetto in pianta stabile nella prossima stagione. Certo, è ancora molto presto per parlarne ma non nascondo che è quello che voglio davvero.

Una decisione non facile a riguardo per il general manager Sam Presti, che dovrà essere bravo ad effettuare la scelta migliore sia per quanto riguarda l’aspetto del gioco sia per quanto concerne il discorso salariale, con i Thunder che sono già oltre il tetto massimo senza l’eventuale nuovo contratto di Sefolosha e che quindi non avranno granché libertà nelle operazioni di mercato durante questa estate che si annuncia molto lunga e rovente.

 

 

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