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Infortuni per Nash,Stuckey,Haywood,Griffin

La stagione NBA 2013/2014 è alle porte e tutti i team si stanno preparando duramente per arrivare a pronti al debutto svolgendo gare di pre-season utili a limare tutti gli eventuali problemi che sono sorti. Si sa, le 82 partite del calendario NBA possono portare molti infortuni ai giocatori della lega, i più sfortunati hanno già avuto di questi problemi durante questi giorni:

Blake Griffin è rimasto vittima di un piccolo infortunio patito durante l’allenamento di martedì in conseguenza di un contatto di gioco con Louis Amundson.  La risonanza magnetica non ha mostrato alcun danno strutturale al ginocchio ma il giocatore dovrà rimanere a riposo per sicurezza. “Blake ha male al ginocchio, ma non è niente di preoccupante” ha dichiarato coach Rivers. “Stava cercando di schiacciare quando è stato colpito da Amundson. Per ora rimane fuori.” Stessa sorte per JJ Redick, botta al quadricipite sinistro, fuori una settimana e mezza.

Rodney Stuckey, giocatore dei Detroit Pistons, dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico per sistemare il pollice fratturato a seguito di un “incidente” con la portiera della propria automobile. I tempi di recupero? Circa 6 settimane, che aiuteranno coach Cheeks a schiarirsi le idee per il posto da titolare nel ruolo di guardia.

Steve Nash, playmaker dei Lakers, ha dovuto abbandonare il campo durante la partita della scorsa notte contro i Sacramento Kings (persa dai gialloviola) a causa di un infortunio alla caviglia sinistra. Non si conoscono i tempi di recupero. “Quest’anno ci saranno periodi in cui sarà a disposizione ed in cui non lo sarà” ha dichiarato coach D’Antoni.

A Charlotte, i Bobcats sono alle prese con l’infortunio del centro di riserva Brendan Haywood che ha sofferto una frattura da stress al piede sinistro. Dovrà rimanere lontano dai campi per almeno 12 settimane oltre che sottoporsi ad un intervento chirurgico in settimana.

In casa Houston desta preoccupazione la condizione di Marcus Camby,alle prese con una fascite plantare che non vuole saperne di scomparire, anzi. I tempi di recupero inizialmente previsti lo davano per pronto tra due settimane, ma i tempi saranno molto più lunghi anche perchè si pensa che si dovrà procedere ad un intervento chirurgico. che potrà tenerlo lontano dal parquet per altri due mesi.

 

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