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SAS – LAL, prepartita all’insegna degli infortunati: i Lakers cercando di recuperare Nash e l’incognita Ginobili per gli Spurs!

Mentre il Mamba, brillantemente operato ormai una settimana fa, si sta preparando a vivere la sua prima post season da spettatore/vice allenatore, Steve Nash sta cercando in tutti i modi di esserci, lottando con tutte le sue forze contro l’ennesimo infortunio di questa tribolata stagione. Ad El Segundo il playmaker canadese sta lavorando duramente ed ha dichiarato ai giornalisti di ESPN.com che questa sera sarà della partita, anche se sa che coach D’Antoni non gli riserverà nessun trattamento di favore e lo manderà in campo solo nel caso in cui il suo recupero sia completo:

Lui (D’Antoni) allenerà la squadra cercando in tutti i modi di vincere la partita e se io non potrò essere d’aiuto per raggiungere questo obiettivo mi terrà fuori. Ormai siamo arrivati alla “Bottom Line”, al punto di non ritorno: non c’è tempo per essere sentimentali, se io non posso fare niente per essere utile alla causa, è giusto che stia fuori.

Parole sagge quelle del veterano 39enne che si è visto costretto a saltare per infortunio le ultime 8 gare di Regular Season (guardando sostanzialmente dalla panchina la rincorsa dei compagni ai Playoff), sceso in campo l’ultima volta a Sacramento il 30 Marzo, forzando il recupero e vedendosi costretto ad abbandonare il campo dopo soli 2 minuti di gioco. Un errore che il giocatore dei Lakers non vuole certo ripetere in questa decisiva partita d’esordio dei playoff.

Oltre alle parole del tenace playmaker gialloviola, dichiarazioni interessanti sono state anche quelle rilasciate dall’altro grande acquisto estivo dei losangelini, quel Dwight Howard al suo esordio nei playoff con la maglia dei Lakers. E’ stato lui infatti venerdì sera ad organizzare una cena “di squadra”  per cementare il gruppo alla quale però non ha potuto partecipare il convalescente Kobe Bryant, ricoverato in quelle ore per effettuare accertamenti. Howard la scorsa stagione ad Orlando si ritrovò nella stessa situazione del 24 gialloviola, non potendo giocare la serie di primo turno contro Indiana, costretto a seguirla da spettatore:

Noi stiamo pregando per il suo recupero e stiamo sperando soprattutto in una ripresa di “spirito” da parte sua, visto che la sua mentalità è fondamentale per la squadra. Preghiamo per un suo rapido recupero sia fisico che mentale. Noi abbiamo un lavoro da compiere e ci concentreremo su quello, ma non ci dimenticheremo di lui nelle nostre preghiere.

Anch’io la scorsa stagione ad Orlando ho vissuto una situazione simile. E’ stato molto difficile osservare la mia squadra giocare mentre io ero sull’altra costa degli States a causa del ricovero. La cosa più brutta era voler a tutti costi essere vicino alla squadra e non poterlo fare. Io so quant’è difficile e la cosa migliore che noi possiamo fare è tenerci sempre in stretto contatto con lui.

In casa Spurs invece le preoccupazioni maggiori sono quelle legate allo stato di forma del rientrante Ginobili, anche lui molto sofferente in questa stagione durante la quale non è mai riuscito a dare continuità alle sue prestazioni, puntualmente intervallate da problemi fisici più o meno gravi. Le notizie riportate un paio di giorni fa dallo Spurs Nation sembrano lasciare qualche spiraglio di speranza per i tifosi Spurs.

Difatti nell’allenamento 5 contro 5 di venerdì lo stesso Ginobili è rimasto positivamente sorpreso dalla sua condizione, anche se ha cautamente dichiarato di non aspettarsi molto da lui in queste prime partite contro i Lakers. Questo, conoscendolo, non significa che lui non si aspetti molto da se stesso.

Probabilmente mi ritroverò ad essere un “factor scoring-wise”, un giudizioso realizzatore, ma proverò ad essere solido, a creare per i miei compagni, giocare una buona difesa ed aiutare il più possibile. Cercherò di fare le piccole cose insomma.

Mi sento bene quando gioco con i miei compagni, nelle partite d’allenamento e in tutte le cose così. So di non aver giocato bene ultimamente, ma adesso mi sento bene, sto giocando e questo fa si che la mia condizione sia migliore rispetto alla scorsa settimana.

“No idea” è la risposta invece che i cronisti si sono sentiti dare quando gli hanno chiesto quale ruolo può recitare in questa post season, dopo essere rientrato nell’ultima gara di Regular Season il 17 Aprile, al termine di un’assenza iniziata il 29 Marzo, quando per l’ennesima volta si è ritrovato a dover far fronte a problemi al tendine del ginocchio destro.

Proverò a contribuire in ogni modo o forma in cui mi sarà possibile!

queste le sue ultime parole prima di congedarsi dai giornalisti. Pronunciate da un uomo come lui, sappiamo per certo che queste non saranno soltanto frasi di circostanza, ma che il numero 20 nero argento proverà in tutti i modi a ritagliarsi uno spazio importante già dalla gara d’esordio.

La palla a due è alle 21.30 ore italiane, a seguire cronaca e analisi dell’incontro sempre qui, su NBAReligion.com. Noi ci saremo e tu?


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