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I movimenti minori di mercato

Non solo Josh Smith, Dwight Howard, Kevin Garnett e soci: il mercato NBA vive anche di colpi che non vanno sotto la lente d’ingrandimento e tante volte passano quasi in silenzio.

Tuttavia, questi movimenti hanno la loro particolare importanza. Sia da un punto di vista tecnico, per completare eventuali piccole lacune nel roster, sia da un punto di vista prettamente economico. In quest’ultimo caso, diverse franchigie preferiscono disfarsi di certi giocatori a causa dei loro contratti, per evitare che essi peseranno nel futuro più o meno breve sul cap a disposizione.

In questi giorni si può assistere a firme, scambi o anche solo rumors che appartengono alle due categorie di cui sopra.

Due le trattative che sono state ufficializzate nelle ultime ore. Jeremy Pargo è stato firmato fino al termine della stagione dai Philadelphia 76ers. Scaricato da Cleveland nello scorso Gennaio nonostante diverse partenze in quintetto, il play ha convinto la dirigenza dei 76ers a garantirgli il contratto sino alla fine di quest’annata. I Boston Celtics hanno invece firmato con un contratto decadale Terrence Williams. L’ex scelta di lotteria è stato prelevato da un club cinese. In questi giorni Williams dovrà convincere il front office biancoverde a confermarlo in pianta stabile in una squadra falcidiata dagli infortuni negli ultimi tempi.

Per quanto riguarda le voci di corridoio, ci sono alcune squadre attive. Minnesota pare essere alla ricerca di talento da ammassare in una formazione rimaneggiata dalle defezioni, offrendo varie scelte ai prossimi Draft. I Trail Blazers sarebbero alla ricerca di un acquirente per J.J. Hickson, contando sulle buone prestazioni del giocatore in questa stagione, sin qui in doppia doppia di media. Stando sempre ai “si dice”, i Lakers, o per meglio dire il loro capoallenatore Mike D’Antoni, sarebbero interessati a Raja Bell. Scudiero di Mike ai Suns, il giocatore fino ad ora è stato inutilizzato dagli Utah Jazz con motivazioni non propriamente tecniche.

Chiudiamo con i Chicago Bulls, che si stanno facendo i classici “conti in tasca”. Pare che ad essere stato offerto in giro sia stato Richard Hamilton con una motivazione squisitamente economica: evitare di pagare la Luxury Tax. La guardia non ha mai pienamente convinto in queste due stagioni a Chicago, anche a causi di vari infortuni, e potrebbe quindi al più presto cambiare maglia.

Con l’avvicinarsi della deadline, c’è da scommettere che si intensificheranno voci e trattative ufficiali di questo mercato “minore”.

Alessandro Scuto

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