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Editoriali NBA

Mr. Fourth Quarter: Kyrie Irving

 

Nel caso non lo sappiate già, Kyrie Irving è destinato ad essere una superstar NBA. Lo sta dimostrando da inizio stagione, ma ha aggiunto un altro tassello al suo curriculum con la vittoria dei Cleveland Cavaliers per 115-110 contro gli Oklahoma City Thunder lo scorso sabato.

Irving ha concluso la partita con 35 punti, aggiungendo 3 assist e 3 rimbalzi al suo tabellino.

I Cavs erano avanti di 8 lunghezze all’inizio del quarto quarto, ma hanno permesso ai Thunder di rifarsi e riprendere il comando a 101-100. A questo punto, il ragazzo che i fan di Cleveland chiamano “Mr. Fourth Quarter” ha mostrato il motivo del suo soprannome.

Negli ultimi 2 minuti e 51 secondi della gara, Irving ha segnato 13 punti. Per fare un raffronto, tutta Oklahoma City ha messo a segno soltanto 9 punti nello stesso lasso di tempo. Gli unici 2 punti di Cleveland venuti dal resto della squadra sono frutto di un assist di Kyrie.

Al di là dei punti, la cosa più impressionante è che Irving non ha sbagliato una sola conclusione delle 5 tentate, inclusa una tripla in faccia a Westbrook. E’ stato perfetto anche dalla linea del tiro libero con un 2 su 2.

Questo è quello che Kyrie sta facendo da tutta la stagione in effetti.

Secondo le statistiche “clutch” che sono definite come “le statistiche nel quarto quarto o overtime, con meno di 5 minuti da giocare ed uno scarto inferiore ai 5 punti tra le squadre”, Irving è stato fenomenale in questa stagione.

Se rapportiamo i suoi dati clutch nell’arco di 48 minuti, Kyrie avrebbe 52.9 punti di media e 5.8 assist, il tutto combinato con un 52.3% dal campo, considerando anche le numerose triple: sono numeri incredibili.

Non si tratta però soltanto di statistiche. Il numero 2 dei Cavs gioca senza paura quando ha la palla in mano nei momenti critici della gara. La cosa è stata ancora più evidente la settimana scorsa, contro i Toronto Raptors, quando ha segnato la tripla della vittoria allo scadere. Sembrava un tiro come un altro.

In queste situazioni non sembra di certo un giocatore al suo secondo anno, cosa che rende ciò che sta facendo ancora più sorprendente. Non è ancora entrato nel pieno della sua carriera agonistica e si parla già di lui come il miglior giocatore, nei finali di partita punto a punto, di tutta la lega.

Se Irving dovesse continuare a giocare in questo modo, specialmente nei momenti caldi delle partite, dovremmo cominciare, prima del previsto, a parlare di lui sullo stesso piano di LeBron James e Kevin Durant.

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