Miami Heat

NBA, notte da record per Dwyane Wade

Il numero 3 dei Miami Heat, arrivato al suo ultimo giro di giostra dopo la decisione estiva di ritormare per un’altra stagione, non sta riuscendo ad aiutare nella corsa ai Playoff la squadra della Florida, su cui probabilmente si potevano avere altre aspettative, per quanto le statistiche del prodotto di Marquette sia di assoluto livello. La partita di stanotte contro i Toronto Raptors ha mostrato un D-Wade in versione vintage con una prestazione da 35 punti. per punti segnati rappresenta il massimo realizzato da una riserva dei Miami Heat nella storia della franchigia, nonché il massimo realizzato da un membro degli Heat in questa stagione.

Si tratterebbe anche della miglior prestazione di un giocatore della squadra di Pat Riley negli ultimi due anni, cioè da quando lui stesso ne segnò 38 nei playoff del 2016 proprio nella serie persa a Gara 7 contro i Toronto Raptors. Questa è la sua centesima partita da 35 o più punti in carriera, nonché il massimo realizzato in questa stagione da una qualsiasi riserva della NBA (Derrick Rose nel giorno dei 50 punti, prestazione ancora fresca nella memoria di tutti, era partito in quintetto stante assenza di Jeff Teague).

Per trovare un altro giocatore in grado di segnare 35 punti uscendo dalla panchina a più di 35 anni di età bisogna tornare indietro al millennio precedente e precisamente quando Eddie Johnson, il 9 marzo 1998, ne segnò 37 in 42 minuti per gli Houston Rockets contro gli Utah Jazz di Stockton e Malone. Se si prendono invece in considerazione i giocatori di 37 o più anni in grado di chiudere una gara da almeno 35 punti, 5 rimbalzi e 5 assist il club si fa ancora più esclusivo. Sono solo quattro gli altri ad esserci riusciti, e sono niente di meno che i primi quattro realizzatori della storia NBA: Kareem Abdul-Jabbar ci è riuscito due volte, Karl Malone e Michael Jordan tre, e Kobe Bryant una.

A loro si è aggiunto stanotte Wade, con l’unico rammarico riportato anche anche da coach Erik Spoelstra:

“È un peccato che una partita del genere vada sprecata con una sconfitta”

Da segnalare che a fine gara Kyle Lowry ha chiesto di scambiare la maglia con la leggenda di Miami, gesto che in molti quest’anno stanno facendo, un po’ come era successo con Kobe Bryant, quando Flash si presenta in città.

 

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Francesco Grisanti

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