New York Knicks

NBA: Kevin Knox ritiene che i Knicks possano essere competitivi

Qualche giorno fa Bleacher Report ha fatto uscire un articolo con le previsioni Win/Loss di tutte le 30 squadre per la prossima stagione, con i New York Knicks che a loro parere si aggireranno intorno alle 28 vittorie. La notizia è arrivata anche a Kevin Knox che, durante il photo shooting di ieri riservato ai rookie, ha fatto sapere di non condividere quanto scritto:

“Ho letto l’articolo e penso che le persone ci stiano sottovalutando quando dicono che vinceremo 28 partite. Io penso che il nostro obiettivo sia aggirarsi intorno alle 35 vittorie ed essere all’interno della lotta Playoff. Questa ovviamente è la mia opinione personale, ognuno ne ha una propria, ma io, come tutta la squadra, sono fiducioso che faremo un’ottima stagione e avremo la nostra possibilità per arrivare ai Playoff.”

Il prodotto di Kentucky viene da una buona stagione NCAA, conclusasi però con la delusione della sconfitta al secondo turno nel Torneo di marzo, e da una strabiliante Summer League dove Knox ha fatto ricredere tutti i tifosi della squadra che lo avevano fischiato al Draft di giugno. La #9 scelta ha chiuso la compagine di Las Vegas con 21.3 punti di media e 6.5 rimbalzi, venendo inserito anche nel primo quintetto della competizione insieme all’ MVP Josh Hart, Colin Sexton, Wendell Carter Jr. e Christian Wood.

Portare la franchigia della Grande Mela ai Playoff sarà tutt’altro che facile, sopratutto vista l’assenza di Kristaps Porzingis. Il lungo lettone sta ancora recuperando dall’infortunio al ginocchio rimediato la scorsa stagione, prima dell’All Star Game e dovrebbe tornare ad inizio 2019 (ci sono però voci che ipotizzano in rientro dalla stagione 2019/20).

Il nativo di Phoenix avrà tanti minuti sia nello spot di 3 che 4, vista la sua predisposizione fisica e la versatilità che gli permettono di essere incisivo in tutti e due i ruoli. Per questo motivo molto passerà anche, se non sopratutto, dal talento, fisico e tecnico di Kevin Knox, su cui David Fizdale ripone grandi aspettative. In attesa che l’unicorno lettone torni ad illuminare “The city that never sleeps”.

 

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Francesco Grisanti

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