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NBA: prime parole di LeBron James da giocatore dei Lakers

Si è dovuto aspettare quasi un mese per poter avere le prime parole di LeBron James da giocatore dei Los Angeles Lakers e, come da lui anticipato, la prima occasione disponibile è stata durante l’inaugurazione della “I Promise School, progetto che aiuterà tanti studenti di Akron in difficoltà e che il prescelto ha definito uno dei suoi più grandi risultati raggiunti.

L’ex Cleveland Cavaliers ha firmato il 2 luglio un contratto da $154 milioni che lo legherà alla franchigia losangelina per le prossime 4 stagioni (il quarto hanno è una player option):

“È un sogno essere ai Lakers, avere la possibilità di giocare per una franchigia così storica e lavorare a contatto con Magic Johnson, qualcuno a cui mi ispiravo quando ero giovane e di cui imitavo i passaggi no look. Volevo trovarmi in contropiede e partecipare allo Showtime insieme a Magic. Per me il timing è tutto, mi trovo dove mi trovo nel momento giusto. Sono davvero eccitato di essere un Laker. Sono contento di essere parte di questa organizzazione perché credo che questa sia una franchigia storica, beh tutti sanno questo, ma è una franchigia vincente e noi cercheremo di farla tornare tale. Sono contento di far parte di questa cultura e sono sicuro di aver fatto la scelta giusta, per me e per la mia famiglia.”

LeBron James sarà alla sua prima esperienza in una squadra della Western Conference, dopo 15 anni giocati sulla costa atlantica e, per non veder interrotto il suo record di 8 NBA Finals consecutive, si potrebbe trovare di fronte lo scoglio Golden State Warriors con qualche turno di anticipo.

Il Prescelto viene da quella che, a 33 anni, potrebbe essere stata la sua miglior stagione in carriera, chiusa a 27.5 punti di media, 8.6 rimbalzi e 9.1 assist (career-high), portando per l’ennesima volta i Cleveland Cavaliers di forza alle Finals.

C’è molta curiosità intorno a questi nuovi Los Angeles Lakers, vista anche la tipologia di roster messo su dal front office, con la supervisione dello stesso James: un mix di giovani e veterani dalla grande esperienza in cerca rivalsa, con caratteristiche tecniche che però non rispecchiano i supporting cast, fatto di tanti tiratori, che eravamo soliti veder circondare il tre volte campione NBA (è arrivata anche la benedizione di Kobe Bryant sul suo arrivo a LA). Secondo i protagonisti c’è un piano dietro tutto questo, non resta quindi aspettare l’inizio della nuova stagione.

 

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Francesco Grisanti

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