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NBA, Durant e James contro le provocazioni lanciate dalle leggende in TV

Una delle parti più spaventose del mondo NBA è sicuramente la pressione schiacciante delle critiche. Il connubio tra proliferazione delle piattaforme mediatiche ed espansione raggiunta dalla lega, in termini di popolarità, ha inevitabilmente reso i rimproveri parte del mestiere. Poco importa che essi derivino da sconosciuti sui social o da ex giocatori. Le contestazioni devono essere le benvenute in quanto contribuiscono significativamente al progresso di un atleta, ma la linea che divide la critica costruttiva e il puro odio è veramente sottile e molto facile da oltrepassare. Il risultato è che, sempre più spesso, l’intenzione di una semplice critica si trasforma in un siluro atto a screditare chi lo incassa.

Due campioni del calibro di Kevin Durant e LeBron James, nel corso delle loro lunghe carriere, sono stati investiti da vagonate di contestazioni. Ma entrambi si sono schierati contro l’odio in tutta la sua essenza, specialmente quando esso proviene dalla bocca di leggende di questo sport.

In un post su Instagram, l’utente @CuffsTheLegend ha domandato come mai i giovani giocatori siano così sensibili alle critiche costruttive lanciategli dalle stelle del passato, chiedendo anche quando il livello del rispetto sia cambiato. Kevin Durant e LeBron James, per certi versi sorprendentemente, hanno risposto di persona. Queste le parole del numero 7 dei Brooklyn Nets:

“Le loro vecchie teste hanno bisogno di andare a godersi il pensionamento. Questi ragazzi hanno già allenatori con i quali lavorano tutti i giorni.”

Questa, invece, la risposta del numero 23 gialloviola:

“C’è una differenza tra critica costruttiva e semplice odio. Ho visto entrambe le vie porsi sul mio cammino, soprattutto l’odio. Puoi sentirlo nel modo in cui lo dicono.”

Dunque, controbattute che non lasciano spazio a interpretazioni. Parole che sembrano chiaramente riferite all’ultimo caso, quello che ha visto coinvolti Shaquille O’Neal e Donovan Mitchell. KD e James non sembrano molto felici degli aspri rimproveri lanciati dalle leggende del passato ai grandi giocatori di oggi.

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Pubblicato da
Matteo Gentili

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