8. Brandin Knight
Se la fortuna è cieca la sfortuna ci vede benissimo. È quello che deve aver pensato Brandin Knight – nulla a che vedere con il ben più noto Brandon Knight dei Phoenix Suns – nel 2005.
Dichiaratosi eleggibile al Draft 2003, terminato con un nulla di fatto per lui, Knight trascorse i primi due anni della sua carriera professionistica in quella che ora si chiama G League, nella speranza di catturare l’attenzione di qualche scout NBA. In effetti gli Houston Rockets decisero di puntare su di lui nel gennaio 2005, facendogli firmare un contratto da dieci giorni il 16 gennaio. Il giorno seguente Knight esordì in NBA, giocando poco meno di tre minuti e facendo registrare anche un assist; solamente due giorni dopo, però, Knight dovette chiudere anzitempo la sua carriera a causa di un grave infortunio, intraprendendo la carriera di assistente allenatore in NCAA.