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NBA, il GM dei Thunder Sam Presti ringrazia Carmelo Anthony

L’esperimento Carmelo Anthony agli Oklahoma City Thunder non è andato come Sam Presti e tifosi speravano all’inizio della stagione appena conclusasi. L’ex New York Knicks ha infatti terminato, per la prima volta nella sua carriera, una regular season al di sotto di 20 punti di media: per la precisione solamente 16.2, oltre che a 5.8 rimbalzi a partita, peggior dato in carriera se si esclude la stagione 2005-06, quando fece registrare 4.9 rimbalzi a serata. Nonostante ciò, il GM della franchigia ha voluto elogiare il lavoro svolto da Anthony con una nota sul sito ufficiale della squadra.

“Vorrei cogliere questa opportunità per ringraziare Carmelo Anthony e riconoscere la sua professionalità e il suo contributo durante la sua esperienza ai Thunder. Anche se la sua permanenza è durata un solo anno, il fatto che Melo abbia fatto parte della nostra storia è importante per noi. Apprezziamo Carmelo e il suo agente Leon Rose per la loro collaborazione, visto che abbiamo risolto la situazione nel modo più conveniente per entrambi. Auguriamo a Melo e alla sua famiglia il meglio per il suo futuro.”

Vista la non esaltante stagione, alla fine di giugno Anthony ha esercitato la sua player option per l’ultimo anno di contratto da 124 milioni di dollari complessivi firmato quattro anni fa, quando Melo vestiva ancora la canotta dei Knicks, e che dunque porterà nelle sue tasche 27,9 milioni nel corso della prossima stagione. Così facendo, però, oltre che a rendere scontenti diversi fan della franchigia di Oklahoma City, la proprietà dei Thunder avrebbe dovuto pagare oltre 300 milioni di dollari fra salari e luxury tax, nel corso della stagione 2018-19. Decisamente troppi: il front-office ha allora optato per la trade che ha portato Melo ad Atlanta (anche se è previsto un buy-out e conseguente trattativa tra il giocatore e la dirigenza degli Houston Rockets) in cambio di Dennis Schröder, riducendo così in modo significativo la luxury tax. I Thunder potranno così rinforzare la second unit con l’arrivo del giocatore tedesco, che molto probabilmente prenderà il posto di Westbrook quando quest’ultimo siederà in panchina per rifiatare, come dimostra il career-high di 19,4 punti a partita nella scorsa stagione.

 

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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