News NBA

Morant, Doncic, Tatum: la NBA è pronta al cambio generazionale?

Questa stagione di NBA 2021-2022 si prepara a entrare nelle fasi decisive e tra gli appassionati impazza la questione legata a chi sarà il futuro dominatore della Lega di basket più bella al mondo. LeBron, Curry e Durant non sono eterni, ma alle loro spalle inizia ad affacciarsi una nuova generazione di talenti che promette di non far rimpiangere i loro illustri predecessori.

 

Morant, Doncic e Tatum: il nuovo che avanza e brilla

Tra il nuovo che avanza non si può non inserire l’MVP in carica e campione NBA Giannis Antetokounmpo, ma – nonostante il greco non abbia ancora compiuto i 30 anni e abbia ancora enormi margini di miglioramento – oggi vogliamo concentrarci sulle nuove splendenti star che, poco più che ventenni, hanno già lasciato intendere di poter diventare i futuri dominatori della Lega. Seppur con caratteristiche tecniche, fisiche e caratteriali completamente diverse tra loro, a oggi i personaggi più interessanti sembrano essere Luka Dončić, Morant e Tatum che continuano a crescere di partita in partita e che già da tempo si stanno esprimendo al livello dei migliori cestisti della Lega. Dando un’occhiata alle scommesse sul basket, nessuno di loro sembra poter giocare un ruolo da protagonista in ottica anello, ma tutti e tre stanno comunque trascinando le rispettive squadre a un ottimo piazzamento nei Playoff che già rappresenterebbe un’ottima base di partenza.

Qual è l’impatto di Curry, LeBron e Durant nella NBA attuale?

Oltre a queste promesse del basket che stanno facendo il bello e il cattivo tempo, facendo registrare dei numeri degni di nota, sia in termini di punti che di assist e di rimbalzi, c’è un altro ragazzone che non sembra aver nessuna intenzione di cedere all’inesorabile incedere del tempo. Stiamo parlando di Steph Curry che con i suoi Warriors è a caccia del primo posto nella Western Conference e che da inizio stagione sta viaggiando a un ritmo stellare tanto che è tornato prepotentemente tra i candidati per la vittoria del titolo di MVP.

A differenza di Curry che continua a impressionare, LeBron, anche per motivi anagrafici, non riesce più a esprimersi ai livelli cui ci aveva abituato in passato, nonostante una sua recente prestazione da 50 punti abbia dimostrato a tutti che il Re è ancora vivo e rivendica il suo trono. Chi invece sta faticando terribilmente anche a causa dei tanti infortuni che lo stanno colpendo a raffica è Kevin Durant che, da quando veste la maglia dei Brooklyn Nets, non è mai riuscito a mostrare tutto il proprio talento con continuità e non sta avendo successo a incidere sulle sorti della squadra come un po’ tutti avevano preventivato.

Resta quindi da capire se già a partire da quest’anno assisteremo a un cambio generazionale ai vertici delle gerarchie della NBA, ma la sensazione diffusa è che soprattutto Steph Curry e LeBron James non abbiano nessuna intenzione di cedere il trono alle nuove leve. Il futuro, a ogni modo, sorride agli appassionati di basket che nei prossimi anni potranno sicuramente godere di giocatori talentuosi che sono destinati a crescere.

 

 

Leggi Anche

NBA, Malone frena sul rientro di Jamal Murray

NBA, Boston Celtics: vittoria preziosa a Denver

NBA, accoglienza calorosa per Russell Westbrook a Washington

Share
Pubblicato da
Simone Ipprio

Recent Posts

La Nba multa i 76ers sul caso Embiid, 100mila euro per “dichiarazioni non coerenti”

Sotto la lente della Lega le parole di coach Nurse e del dirigente Morey

fa 1 giorno

Ironia sulla statua, Wade all’attacco: “Quanti di voi hanno una statua?”

E difende gli artisti: "Non sapete quanto è complicato scolpire"

fa 1 giorno

NBA, nuovo stop per Lonzo Ball: infortunio al polso destro

Ball dovrà restare ai box per almeno 10 giorni

fa 1 giorno

NBA, Jokić guida i Nuggets alla vittoria all’overtime contro i Nets

I Nuggets espugnano, non senza difficoltà, il Barclays Center di Brooklyn con il risultato di…

fa 1 giorno

Classifica NBA 2024-2025

Il quadro aggiornato notte dopo notte

fa 2 giorni

Lakers, ecco il primo ko di stagione. JJ Redick: “Colpa mia”

La sconfitta arriva per mano dei Phoenix Suns: 109-105

fa 2 giorni