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NBA, Draymond Green: “A nessuno piace difendere su Stephen Curry”

Se di recente Stephen Curry ha infranto il record di triple di Ray Allen, negli ultimi tempi il play non ha fatto grandi cose, soprattutto da dietro l’arco, viaggiando con un brutto 22/69 nelle ultime 5 partite, ovvero poco più del 30%. Ci aspettavamo un ritorno ad una grande prestazione e questa è arrivata ieri sera contro i Memphis Grizzlies, una delle squadre più in forma del momento: 46 punti, 13/22 dal campo di cui 8/14 da 3 punti, 4 rimbalzi, 4 assist e 2 palle recuperate. Per la felicità di coach Steve Kerr:

“È sicuramente la partita – nelle ultime due settimane – in cui Steph è stato più efficace. Avevo intuito che c’era un po’ di pressione su di lui mentre si avvicinava al record di triple, ma sappiamo anche che in una stagione di 82 partite avrai alti e bassi. Le partite al di sotto dei suoi standard lo infastidiscono. Quindi, oggi, non mi ha sorpreso.”

Poi, Steph Curry ha ammesso di aver avuto un momento di down:

“Sì, è vero. Tanto è dovuto al modo in cui le squadre hanno difeso su di me, mentre mi avvicinavo al record, e alla mia cattiva selezione di tiri. Però, così come non mi emoziono troppo facilmente nei momenti belli, non mi lascio di certo abbattere quando le cose vanno male. È solo questione di capire nel corso delle 82 partite come raggiungere i miei standard, quali obiettivi di efficienza mi sono prefissato e quali statistiche voglio raggiungere. La chiave è non perdere mai la fiducia e continuare a fare quello che stai facendo. Qualunque sia la partita. Ciò che conta è il modo in cui giochi. Quindi mi godo le serate come questa”.

Ma l’idea l’ha resa Draymond Green, il quale ha spiegato com’è difendere sul proprio compagno di squadra:

“Non credo che a nessuno al mondo piaccia difendere su Steph. Non credo in quelle stronzate. No, no. Oggi era caldo. Ha fatto pochi canestri facili nel primo quarto, qualche layup e da lì ha preso il ritmo. Loro hanno sbagliato qualche cambio difensivo e Steph è riuscito a ricavarsi dei tiri da posizione ottima. Quando lasci tiri aperti ad un giocatore di quel tipo, allora sai che sta per arrivare la valanga.”

 

 

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Simone Ipprio

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