Los Angeles Lakers
Dopo una stagione travagliata, in cui i Los Angeles Lakers sono sembrati solo lontani parenti della squadra che vinse il titolo NBA nel 2020, i gialloviola si ripresentano ai blocchi di partenza come tra i favoriti alle Finals a ovest. LeBron James ed Anthony Davis hanno potuto riposare in estate, complice anche la netta eliminazione subita al primo turno Playoff per mano dei Phoenix Suns. I due All-Star hanno lavorato sul proprio fisico, per evitare di incorrere anche quest’anno negli infortuni che hanno impedito ai Lakers di prendere ritmo in regular season (42-30), conclusa al terzo posto nella Pacific Division e al settimo nella Western Conference. Il Play-in, quest’anno, è assolutamente da evitare per la squadra del confermato coach Frank Vogel.
I gialloviola hanno fatto la voce grossa in estate, rivoluzionando completamente il roster, con i soli LeBron James, Anthony Davis e Talen Horton-Tucker come superstiti. Per prima cosa c’è da segnalare l’arrivo di Russell Westbrook, ex MVP che con LeBron e Davis formerà un trio di All-Star con pochi eguali nell’intera lega. Per il supporting cast, i Lakers hanno deciso di potenziare la propria batteria di tiratori, con l’arrivo di: Carmelo Anthony, Kendrick Nunn (MLE), Trevor Ariza, Wayne Ellington, Kent Bazemore, Malik Monk e il rookie Mac McClung.
Sono ritornati in gialloviola anche due protagonisti del titolo 2020, come Rajon Rondo e Dwight Howard. Per completare il reparto lunghi è arrivato anche un ex Nets: il centro veterano DeAndre Jordan. Inamovibile sarà il trio Westbrook-LeBron-Davis, con il ruolo di centro che vedrà alternare proprio Davis, Jordan e Howard. Lo spot di guardia titolare necessita di essere occupato da un tiratore, ma al momento è difficile capire chi sarà il designato.
Lo scenario migliore per i Lakers 21-22 è senza dubbio la vittoria del titolo. Il front office ha deciso di fare all-in durante l’estate, cercando di sfruttare al massimo gli ultimi anni al top di LeBron James. Per questo hanno deciso di affiancare Westbrook al già collaudato duo di stelle, oltre ad aver puntato su veterani capaci di portare il proprio contributo immediato, piccolo o grande che sia. Chiaramente l’andamento della stagione dipenderà dalla chimica che coach Vogel riuscirà a creare, ma la squadra si candida ad essere una delle migliori tre difese di tutta la NBA: lo scorso anno ha chiuso al primo posto per defensive rating (106.8).
Una classica azione difensiva dello scorso anno. Sul pick and roll avversario Harrell va in aiuto di Schroder: Bledsoe trova tutto chiuso e scarica sul compagno che riconsegna immediatamente; a questo punto Kuzma cambia bene sul blocco e limita Bledsoe a un mid-jumper a cronometro scaduto
In attacco molto passerà dai Big 3, che dovranno anche loro trovare la giusta chimica e soprattutto le giuste spaziature. Per questo i tiratori saranno fondamentali con le loro percentuali, altrimenti i Lakers rischieranno di rimanere una squadra incompiuta e poco efficace in attacco. In quest’ottica acquisisce senso l’acquisizione di Wayne Ellington, che l’anno scorso ai Pistons ha tirato con oltre il 42% da dietro l’arco.
Pronosticare il titolo è sempre difficile, quasi impossibile, e questo vale anche per i Los Angeles Lakers. Comunque ci aspettiamo di vederli al primo posto della Pacific Division e almeno in Finale di Conference, con una stagione regolare chiusa nei primi tre posti e da almeno 55 vittorie.
