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NBA, Marcus Smart: “Tre giorni di pausa sono una benedizione”

Pronti via e nelle Finals di Eastern Conference i Miami Heat assestano un doppio colpo ai danni dei Boston Celtics, i quali con orgoglio rimangono a galla portando a casa gara-3. Una vittoria cruciale per riaprire la serie e continuare a sperare nella rimonta. Per di più, la franchigia capitanata da coach Stevens ha finalmente ritrovato, dopo oltre un mese, Gordon Hayward: fuori a causa di un infortunio alla caviglia, il numero 20 ha riassaporato il campo per circa 30 minuti, mettendo a referto 6 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 3 palle rubate. Dettagli che contribuiscono a rivitalizzare l’anima dei Celtics.

Al corpo, invece, ci pensano i tre interi giorni di pausa che separano gara-3 da gara-4. Giorni definiti da Marcus Smart una panacea:

“Per noi sono una benedizione. E poi abbiamo nuovamente in gruppo Gordon Hayward.”

Il classe ’94, selezionato con la sesta scelta assoluta al Draft 2014, ha aggiunto queste parole ai microfoni del South Florida Sun Sentinel:

“Più a lungo dobbiamo stare fermi sapendo di essere sotto 2-1 nella serie, più benzina si aggiunge al fuoco della consapevolezza di entrare in campo per vincere gara-4.”

Proprio Marcus Smart, al termine di gara-2, si era reso protagonista di urla e litigi all’interno dello spogliatoio, sui quali si è espresso così:

“Siamo una famiglia e le famiglie combattono. Succede spesso, soprattutto in una famiglia come la nostra che sta insieme da molto tempo.”

Gara-4 è oramai alle porte e, si prospetta uno spettacolo.

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Guarda i commenti

  • Due giorni in più di stop saranno molto utili a Boston, che con una panchina molto meno profonda di Miami e 7 gare durissime affrontate nelle semifinali, contro le 5 degli Heat, ha cominciato certamente con qualche energia in meno la finale di conference.
    Nei primi due match è sempre partita bene, arrivando alla doppia cifra di vantaggio, ma ha sempre pagato il rientro furioso degli Heat, che è arrivato solo in parte in gara 3, sotto il controllo dei biancoverdi.
    Dopo l'esordio nei playoff in cui ha giocato 30 minuti, Hayward ha dichiarato di aver male alla caviglia, quindi questi 3 giorni di stop saranno preziosi in vista del suo graduale rientro al top o quasi.
    Anche Miami però, squadra che basa molto delle sue forze nello scontro fisico e nel pressing difensivo, l'extra stop sarà utile, soprattutto mentalmente, per capire cosa non ha funzionato in gara 3, a parte la maggior convinzione e determinazione degli avversari...
    Sarà ancora una bella e dura sfida.
    Il rientro di Hayward e la svolta psicologica dello spogliatoio aiuteranno i Celtics, ma dati alla mano, i minuti che Brad Stevens concede alla panchina sono sempre 55, sui 240 totali a disposizione per 5 giocatori contemporaneamente in campo, che non sono aumentati col rientro di Hayward..
    Quindi i titolari di Boston dovranno continuare a battere, nei loro momenti di stanchezza, anche i panchinari freschi di Miami, ma con qualche energia in più delle prime tre partite.
    Forza Boston!
    Mancano solo due grandi vittorie al sogno delle finals...

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Pubblicato da
Matteo Gentili

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