1. Brandon Roy
Poesia in movimento, tecnica sopraffina, balistica indiscutibile. Brandon Roy è uno dei talenti più cristallini passato di recente nella lega, scelto al Draft 2006 alla sesta chiamata da Minnesota per poi essere scambiato immediatamente con Portland. I Blazers riusciranno fin da subito a valorizzare la shooting guard di Seattle, vincitrice del Rookie of The Year e nominata All-Star per i tre anni successivi, awards costellati da prestazioni al limite dell’umano (i 52 punti contro i Suns, la rimonta da -23 contro i Mavs ai playoff, da lui guidata).
A fermare la sua ascesa a star assoluta della lega sarà la cartilagine delle due ginocchia, consumatasi a tal punto da costringerlo al ritiro all’inizio della stagione 2011-12, a soli 27 anni. Proverà il comeback due stagioni dopo, nelle fila dei Minnesota T’Wolves di Rubio e Love, ma disputerà solo cinque incontri prima di fermarsi nuovamente per i problemi alle ginocchia. Questa volta, per sempre.
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Se guardiamo la carriera di Larry Bird forse ugualmente potremmo dire che se fosse stato integro qualche stagione in più l'avrebbe fatta....