(48-30) Portland Trail Blazers 109-115 Dallas Mavericks (24-54)
Tanto sorprendente quanto di poco conto la vittoria casalinga dei Mavs sui Blazers. I primi, infatti, si tirano la zappa sui piedi nella sfida alle migliori scelte al prossimo Draft; i secondi sono invece pressoché certi della terza piazza ad Ovest e non devono far altro che attendere il nome della rivale al primo turno di Playoff.
Non bastano i 29 con 20 tiri di Damian Lillard, né la doppia-doppia da 16 e 13 rimbalzi di Jusuf Nurkic. Combinano per 26 punti gli inefficienti McCollum e Aminu. 4 su 4 dall’arco dalla panchina per Shabazz Napier. Tutto il quintetto dei Mavs, invece, va in doppia cifra. 14 con 14 tiri per Dirk Nowitzki, 18-8-8 per il promettente rookie Dennis Smith Jr., 15 a testa per JJ Barea, Yogi Ferrell e Harrison Barnes. 12 e 6 per Dwight Powell.
(25-54) Sacramento Kings 94-97 Phoenix Suns (20-59)
A proposito di tanking. L’ultimo dei risultati NBA della notte vede una non indimenticabile vittoria casalinga dei Suns contro Sacramento. Al 50° anno di NBA, i Suns stanno per vincere il minor numero di partite della loro storia, ma, nonostante una furiosa – si fa per dire – rimonta dei Kings, arrivano alla decima vittoria della stagione nell’Arizona.
Decisivi i 28 punti con 23 tiri del rookie Josh Jackson. Se il solo altro titolare positivo è un Tyler Ulis da 13 punti e 9 assist, dalla panchina fanno molto ben Danuel House Jr. (14-6-5), Alex Len (ben 17 e 15 rimbalzi) e Shaquille Harrison (10 punti). Nei Kings, invece, si salvano Bogdan Bogdanovic (22 punti con 21 tiri), Justin Jackson (19 punti con 11 tiri), Willie Cauley-Stein (18-7-3) e De’Aaron Fox (14-9-5).
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Peccato per Boston, vista l'occasione di riacciuffare i Raptors concessa da un super Lebron, ma d'altraparte, mancando tutti e tre i play della squadra (Irving, Smart e Rozier), è inevitabile che qualche palla di troppo si possa perdere nei momenti chiave della partita.
Ottimo Brown, che quando può giocare in contropiede è un treno e contro i fenomeni (Antetokoumpo) in difesa si esalta.
Ma soprattutto ancora una volta straordinario Tatum, non solo per i canestri e la difesa, ma per l'abilità con cui riesce ad adattarsi a quello che serve alla squadra, come in questo caso, a portar palla e mettere ordine al gioco quando gli avversari sembravano sfuggir via in contropiede ad ogni azione, causa giocate un po' macchinose dei compagni esperti.
A questo punto, vista la difficoltà a tornare al primo posto, speriamo che Philadelphia o Indiana riescano a sorpassare Cleveland..