Primo Piano

Road to NBA Draft 2024: Alexandre Sarr

Squadra: Perth Wildcats

Ruolo: Forward/Center

2023-24 Stats Per Game:

Pts TotRebs DefRebs OffRebs Asts
9.6 4.5 3.0 1.5 1.0
Stls Blks FG% 3pts FG% Ft%
0.4 1.5 50.0 27.6 70.1

2023-24 Advanced:

Ast% Reb% OffReb% | DefReb% TO%
4.5 13.4 8.8| 18.2 11.0
Usg% Blk% eFG% TS%
21.9 8.0 53.7 57.6

 

Et voilà, così  avevamo chiuso la nostra Rookie Ladder mensile sulla Draft Class 2023. Tranquilli, non è un déjà vu: nell’anno I dopo Wembanyama è ancora la Francia, se non si fosse capito, a catalizzare le attenzioni degli addetti ai lavori NBA. Nel nostro rapidoexcursus tra i profili più interessanti, potenzialmente ai piani alti del tabellone di chiamata, nella notte italiana tra il 26 e 27 giugno prossimi, partiamo da Alexandre Sarr. Figlio d’arte, nonché fratello di Olivier (oggi ai Thunder), il nativo di Bordeaux incrocia nella sua traiettoria sportiva diversi continenti: Europa, appunto, e Oceania. Sognando l’America. Nel 2019 il quattordicenne Alex si unì al settore giovanile del Real Madrid. Dopo due stagioni, tra le file dei Blancos, si aprono per lui la prima vetrina internazionale di rilievo (Campionati Europei FIBA U16 2021). Ramón Bobillo, scout che lo seguì da vicino proprio nel biennio spagnolo, ne ha raccontato l’ascesa in un approfondimento dedicato al ragazzo da FIBA.

“Era vicino all’1.86 e aveva migliorato atletismo e coordinazione. Era chiaro che questo potenziale fisico fosse straordinario e che il suo profilo potesse combaciare con quello di un giocatore NBA, se avesse continuato a lavorarci. Tra questo e l’essere una papabile prima scelta assoluta al Draft c’è un mare di mezzo.”

Di più, aggiungiamo noi, un oceano. L’avvicinamento all’obiettivo NBA diventò più concreto con l’approdo an Overtime Élite, dove  risultò il primo giocatore europeo sotto contratto e successivamente nella NBL tramite il Next Stars Program che tanto ha dato alla lega non anni recenti.

Jesse Wagstaff, 6 volte campione e veterano del campionato d’Australia, capitano proprio di Perth, punta molto sul compagno di squadra. Ecco le dichiarazioni rilasciate al sito ufficiale NBL:

La NBL ha già molta credibilità a livello globale, ma avere una potenziale prima scelta che giochi qui nell’anno precedente […] darà un grosso beneficio. Speriamo che Alex sia il prossimo tassello e che si possa dire che lo abbiamo aiutato nel suo percorso per diventare la scelta n° 1.”

 

Alex Sarr: punti forti e punti deboli, come gioca

Un “lungo” atipico eppure quanto di più allineato al profilo da prima scelta emerso nelle ultime edizioni del Draft.

213 centimetri di altezza per oltre 100 kg, con un’inusitata mobilità laterale e orizzontale da sfruttare in campo aperto. I dati di reach e apertura alare, tra i migliori registrati durante la Combine, rendono Sarr davvero intrigante in chiave difensiva.

 

 

Dovrà ovviamente lavorare sulla massa muscolare per reggere con maggior agio i contatti a livello NBA e ne è consapevole:

“Prima ero solito allontanarmi da canestro con fade-away una volta sentito il contatto; adesso lo accetto in situazioni di penetrazione.”

Mani veloci e possibilità di cambio sui blocchi oltre a una spiccata verticalità nei pressi del ferro, completano un quadro di sicuro interesse per molteplici squadre.

 

 

 

L’evento di Chicago, dal 2024 passaggio obbligato per tutti i prospetti che vogliano entrare nel tabellone del Draft NBA, ha messo in luce una meccanica di tiro ancora elementare che ne limita ad oggi le soluzioni offensive al catch and shoot dagli scarichi.

“Sto cercando di tenere tutto in un unico movimento per il follow-through e avere un punto di rilascio sempre alto aumentando il range di tiro.”

 

 

Inoltre, la proprietà di palleggio lo espone a palle perse. Auspicabile, in tal senso un miglioramento nel rapporto Assist/turnover, per aggiungere quella dimensione di facilitatore, oggi così richiesta, al suo gioco:

“Ho fiducia nel mio ball handling, che si tratti di portare palla in campo aperto o situazioni di DHO [‘consegnato’ in palleggio]”.

 

 

Upside

I riferimenti sono chiari e molteplici: Anthony Davis, Jaren Jackson Jr. Evan  Mobley, tra gli altri. C’è un’area specifica del suo gioco che lo stesso Sarr vede come naturale prosecuzione di uno sviluppo a tutto tondo:

“Con il mio bagaglio attuale mi vedo nel novero dei giocatori da 40% oltre l’arco.”

 

Senza dubbio l’investimento su questa dimensione da floor spacer pagherà grossi dividendi. Inoltre, desta curiosità la sua interpretazione del “gioco a due”: dallo short roll per riapertura sul perimetro all’opzione  di un pick n roll tra big men o  “invertito” (con il piccolo nel ruolo di bloccante).

 

NBA Draft 2024 projection

Non ci sarà verosimilmente il record di ascolti tv della passata stagione – eccezionale per molti aspetti, mediatici in primis. Tuttavia, lo sdoppiamento dei round di chiamata del Draft NBA 2024 in nottate consecutive aggiunge un tocco di novità. Sulla successione di nomi regna ancora l’incertezza, ma sia Atlanta sia Washington avrebbero eccellenti ragioni per puntare Alex Sarr. 1 o 2, dunque. A Hawks e Wizards l’imbarazzo della scelta.

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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