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NBA, Antetokounmpo trascina i Bucks con 64 punti e litiga per il pallone della gara

Nella notte NBA Giannis Antetokounmpo ha schiantato gli Indiana Pacers con una prestazione da consegnare ai posteri. Il greco alla sirena finale fa registrare il suo personalissimo career-high da 64 punti con 20/28 al tiro a cui aggiunge anche 14 rimbalzi, 4 palle rubate e 3 assist.

I 64 punti rappresentano anche il maggior numero di punti messi a segno in una singola partita da un giocatore dei Milwaukee Bucks. Un record che apparteneva a Michael Redd dal 2006, quando mise a segno 57 punti contro gli Utah Jazz.

Nel fine partita c’è poi stato un episodio alquanto curioso proprio con Giannis Antetokounmpo protagonista. “The Greek Freak” voleva portarsi a casa il pallone della gara ma anche gli Indiana Pacers volevano fare lo stesso per il loro rookie Oscar Tshiebwe, autore del suo primo punto in NBA.

I primi a impossessarsi dell’incriminato pallone sono stati proprio i Pacers scatenando così la furia di Antetokounmpo. A fine partita il coach di Indiana Rick Carlisle ha commentato così l’accaduto:

“Era il primo canestro ufficiale in NBA per il nostro Oscar Tshiebwe. Non abbiamo pensato al record di Giannis”.

Secondo Carlisle il parapiglia scatenatosi in campo sarebbe poi proseguito anche negli spogliatoi:

“Un paio di minuti dopo, alcuni dei loro giocatori sono finiti nel nostro corridoio e c’è stata una grande, non so come chiamarla…rissa…mischia. Non credo che ci siano stati pugni, ma il mio General Manager [Chad Buchanan] ha ricevuto una gomitata nelle costole da uno dei loro giocatori”.

Fortunatamente sembra essere finito tutto per il meglio grazie ad un addetto della sicurezza dei Milwaukee Bucks che è riuscito a recuperare il pallone della gara ed a recapitarlo nelle mani di Antetokounmpo, consegnando a Tshiebwe un secondo pallone. Tuttavia, in sala stampa, Giannis non è sembrato del tutto convinto della spiegazione fornitagli:

“Non ne ho idea. Non voglio mentire. Non lo so. Sai, davvero non lo so. Ho una palla, ma non so se sia quella della partita. Non mi sembra. Mi sembra una palla nuova di zecca. Sai, ho giocato quanto, 35 minuti, una palla la so riconoscere”.

Il nativo di Sepolia conclude:

“Il pallone che ho, che prenderò e darò sicuramente a mia madre, non so se sia quello della partita, ma va bene così. Sono rimasto anche senza quello di Gara 6 delle Finals (2021), e quello mi ha fatto più male”

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Pubblicato da
Emanuele Perilli

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