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NBA, Bones Hyland parla di Westbrook e dei Denver Nuggets

Bones Hyland è arrivato ai Los Angeles Clippers da poco più di un paio di settimane, e ha giocato due partite prima della pausa per l’All-Star Game. La squadra losangelina ha vinto entrambe le partite, e Hyland ha segnato sei punti contro i Dubs e nove contro i Suns. L’arrivo di Russell Westbrook potrebbe ridurre i suoi minuti in campo, ma la giovane guardia ha detto di non essere preoccupato e di aver parlato con l’head coach Tyronn Lue:

“Rispetto molto Ty Lue. So che ha un buon piano per me. So che non mi lascerà da solo nel deserto. La prima cosa che ha fatto, dopo l’arrivo di Russell Westbrook, è stata chiamarmi e parlami in privato. E’ qualcosa che rispetto veramente molto di Ty Lue”

Domenica Hyland tornerà a Denver, dove sarà impegnato in una partita contro la sua ex squadra. Prima dell’inizio di questa stagione, gli addetti ai lavori e lo stesso Hyland si aspettavano un ruolo maggiore con la maglia dei Nuggets. Dopo un promettente anno da rookie, l’addio di Monte Morris aveva aperto a un suo maggiore utilizzo. Alla fine il minutaggio non è stato elevato e Hyland è rimasto inattivo per cinque partite prima che fosse scambiato, prima della trade deadline, in cambio di un paio di scelte al secondo giro. Quando gli è stato chiesto il motivo del suo ruolo secondario a Denver, ha detto:

“Chi lo sa? Io non so il perché. Forse è stato un problema di comunicazione. Pensavamo tutti la stessa cosa dopo la trade [di Monte Morris], che avrei avuto più opportunità e più minuti in campo. Ma è cambiato tutto molto velocemente. E’ difficile esprimerlo a parole perché non so davvero il motivo. Non so cosa sia successo, ma mi sono sentito trattato peggio che nel mio anno da rookie. Sono un giocatore molto emotivo, una persona molto emotiva, e penso ci sia stato un problema di comunicazione che mi ha fatto sentire buttato nella spazzatura. Posso sopportare le critiche e gli allenatori duri, non sono un problema, ma bisogna essere chiari. E lì non è successo, è venuto tutto fuori dal nulla”

 

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Pubblicato da
Carlo Giustozzi

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