Menzionando la caratura e la costanza dei risultati ottenuti da Quin Snyder nelle ultime stagioni, oltre all’elevata considerazione di cui gode l’attuale coach degli Utah Jazz nell’intero panorama NBA, Marc Stein, giornalista di punta del New York Times, ha recentemente sostenuto a gran voce che il nativo di Mercen Island sia il candidato principale ad ereditare una tra le panchine di Lakers e Spurs, entrambe scricchiolanti seppur per motivi differenti.
A tal proposito, il capo allenatore dei Jazz, intervistato per l’occasione da Andy Larsen del Salt Lake City Tribune, ha risposto in maniera piuttosto piccata alla domanda sul suo futuro, dimostrando grande professionalità e senso del dovere:
“Odio i discorsi di mercato pertinenti ai giocatori, figuriamoci se le speculazioni riguardano addirittura gli allenatori. Riconosco il blasone delle panchine di Lakers e Spurs e la grandezza dei colleghi che le occupano, ma rimango pur sempre l’allenatore dei Jazz. Parlare di trattative future sarebbe irrispettoso verso le stesse franchigie menzionate dalle voci, oltre a configurarsi come una mancanza di rispetto imperdonabile nei riguardi dei miei giocatori, del mio staff e della dirigenza di Utah. Nessuno conosce i dettagli del mio rinnovo risalente a due anni fa? Meglio così; posso solo confermare orgogliosamente di essere un dipendente di questa franchigia e, in quanto tale, di dedicarmi febbrilmente solo al suo bene”.
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