Philadelphia 76ers

NBA, Ben Simmons su Gobert: “DPOY? Ho segnato 42 punti quando mi ha marcato”

I Philadelphia 76ers e gli Utah Jazz sono senz’altro due delle squadre rivelazione di quest’anno, sul fronte offensivo e difensivo. Oltre a poter contare su superstar in grado di segnare quantità industriali di punti (Embiid e Mitchell), infatti, entrambe le franchigie possono  fare affidamento su difensori formidabili, sia sul perimetro e nel pitturato. Non deve quindi sorprendere vedere Ben Simmons e Rudy Gobert tra i favoriti al Defensive Player of the Year di quest’anno.

Nello specifico, il playmaker dei Sixers ha esibito incredibili miglioramenti durante il corso di questa stagione, dimostrando di essere in grado di difendere virtualmente ogni posizione, dal playmaker al centro avversario. L’australiano, che sta viaggiando ad una media di 14.8 punti, 7.7 rimbalzi e 7.1 assist con 1.6 palle rubate e 0.6 stoppate, ha più volte sottolineato la sua candidatura al DPOY, e l’ultima intervista di martedì non ha fatto eccezione.

In un confronto faccia a faccia con Rachel Nichols di ESPN, infatti, Simmons non ha avuto paura di parlare della sua candidatura come miglior difensore, anche screditando il diretto concorrente al premio, proprio Rudy Gobert:

“Sono uno di quei giocatori in grado di marcare dall’uno al cinque [tutte le posizioni]. Ovviamente, nutro molto rispetto per Rudy [Gobert]. So cosa è in grado di fare. So che è formidabile in area ma non può difendere chiunque, ed è un dato di fatto. Mi ha marcato a Utah… e ho segnato 42 punti. E apparantemente non sono un realizzatore.”

“[…] Però ho molto rispetto per lui, anche se penso che sia mio [il titolo di miglior difensore] quest’anno.”

Gobert, autore di una stagione da 14.5 punti, 13.4 rimbalzi e 1.3 assist con 2.8 stoppate e 0.5 palle rubate, è alla caccia del suo terzo Defensive Player of the Year. Le dichiarazioni di un diretto concorrente al premio come Simmons non potranno che motivare il francese a proteggere il pitturato con ancora più intensità.

 

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Pubblicato da
Alessandro Vezzulli

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