Continua la lotta della NBA al coronavirus: per tenere evitare nuovi contagi, dal 7 gennaio sia i giocatori che lo staff dovranno indossare un dispositivo che, tramite sensori, aiuterà la lega a tracciare i contatti in caso di positività al COVID-19.
Come scrive Baxter Holmes di ESPN, i giocatori e i membri dello staff dovranno indossare il dispositivo sull’aereo e sul pullman della squadra, durante gli allenamenti e, inoltre, nel tragitto da e verso l’arena in cui si gioca.
Chi non indosserà i dispositivi con sensori di contatto SafeZone Kinexon sarà multato, anche se non è chiaro in quale misura. Questi sensori non registrano la posizione GPS, ma si attivano solo si è più vicini (circa 1.5 metri) del previsto a un’altra persone che indossa il dispositivo.
Uno stratagemma utilizzato già in NFL e che, dopo un periodo di prova iniziato il 23 dicembre, sarà obbligatorio anche in NBA dal 7 gennaio. C’è piena fiducia in questa nuova iniziativa sia da parte dei medici che da parte della lega, come spiega il vice-presidente David Weiss a ESPN:
“Siamo fiduciosi che possa essere utilizzato non solo quando ci sono casi, ma in modo proattivo per cercare di ridurre i contatti anche prima che ci siano casi”
Almeno due membri dello staff di ogni squadra, inoltre, dovranno aiutare a gestire il sistema Kinexon SafeZone, ma i dati registrati dai sensori saranno condivisi solo con la NBA e le squadre individuali, non con altre squadre.
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