Philadelphia 76ers

NBA, Simmons tornerà playmaker dei 76ers, nel frattempo si allena da 3 punti

Dopo la pessima prestazione nei Playoff 2019-2020, i Philadelphia 76ers stanno facendo di tutto per cominciare la prossima stagione con un’altra faccia.

Pochi movimenti di mercato ma decisivi hanno permesso alla franchigia di rivelarsi, almeno sulla carta, una non sottovalutabile minaccia nella Eastern Conference, che negli ultimi anni si presenta molto meno competitiva rispetto Ovest.

L’addio di Brett Brown per lasciare il posto a Coach Doc Rivers è stato probabilmente il colpo più decisivo della dirigenza durante questo mercato NBA. Di fatto, il compito più importante per il successo della squadra spetta a lui: gestire il roster, le rotazioni e rendere il team vincente. Per farlo, l’ex allenatore dei Los Angeles Clippers ha già informato Ben Simmons che per la prossima regular season sarà il playmaker della squadra. Una decisione che potrà far comodo al team e al giocatore stesso, il quale non è la prima volta che dovrà gestire il gioco dei compagni.

A tal proposito, durante l’allenamento di lunedì ha rilasciato una breve dichiarazione a Stats Perform News:

“Sono contento di ricoprire quella posizione. Sono un regista, mi viene naturale”.

Simmons ha più volte dimostrato di sapersi adattare perfettamente al ruolo di playmaker. Lo testimoniano gli 8 assist per partita registrati nella scorsa stagione, accompagnati da una media di 16.4 punti e 7.8 rimbalzi. Sarà dunque compito del Rookie of the Year 2018 non solo quello di registrare punti sul referto, ma anche e soprattutto orchestrare la squadra, che quest’anno si presenta con le carte giuste per lavorare bene durante la regular season:

“L’allenatore mi vuole in campo, e io posso farlo in diversi modi. Si può segnare, arrivare al limite, occuparsi dei difensori, scegliere la manovra d’attacco o semplicemente creare delle occasioni. Quando avrò la palla sarà molto difficile per gli avversari difendermi. Sono in grado di attaccare forte al canestro o creare occasioni importanti per i compagni, in ogni caso ho l’aiuto di Joel Embiid in post. Per le altre squadra non sarà una passeggiata, specialmente ora che siamo migliorati sotto l’aspetto del tiro da tre”.

Sarò proprio il tiro oltre l’arco, infatti, fondamentale per il successo della squadra. La dirigenza si è sbarazzata di Al Horford e Josh Richardson per portare nel roster giocatori di alto livello dalla lunga distanza come Seth Curry e Denny Green. Entrambi i giocatori provengono da una stagione regolare giocata molto bene.

Secondo le ultime notizie, anche lo stesso Ben Simmons si sta esercitando per il tiro da tre punti con Sam Cassell, assistente allenatore dei 76ers. Già la scorsa offseason il giocatore australiano aveva cominciato ad allenarsi, ma i frutti del duro lavoro, che lo ha spinto addirittura a rifiutare la chiamata della nazionale, non sono stati poi mostrati sul campo. Se Simmons dovesse migliorare in modo evidente il tiro dalla lunga distanza, diverrebbe un giocatore quasi completo, in grado di impensierire gli avversari più di quanto già non faccia ora.

D’altra parte, con Coach Brett Brown il giocatore non è ai riuscito a mettere a frutto il suo pieno potenziale, cosa che i tifosi sperano faccia con Doc Rivers.

Le premesse sono buone, se i Sixers sfrutteranno a pieno queste ultime settimane di allenamento e l’inizio della nuova stagione, potremmo finalmente vedere la squadra che dai bassifondi della classifica è riuscita a riscattarsi.

Magari, i tifosi potranno finalmente dire compiuto, o quasi, il tanto acclamato #trustheprocess di Joel Embiid.

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Pubblicato da
Pietro Carfì

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