L.A. Lakers

Rob Pelinka: “Il nostro non è un titolo NBA con l’asterisco!”

Come ben sapete, la stagione più pazza della storia della lega si è conclusa con la vittoria del titolo dei Los Angeles Lakers. La stagione era stata costretta allo stop lo scorso 12 marzo, quando Rudy Gobert, centro degli Utah Jazz, era risultato positivo al COVID-19. Per più di quattro mesi l’NBA è rimasta ferma ai box, e la ripresa è stata possibile grazie alla bolla di Disney World, ad Orlando, organizzata dal commissioner Adam Silver.

Ma molti addetti ai lavori non hanno apprezzato l’idea e alcuni sono arrivati a parlare di stagione falsata. Secondo diversi, il titolo dovrebbe essere indicato con un asterisco accanto, proprio per via della particolare modalità con cui si è arrivati alla conclusione. Tra questi c’è proprio Pat Riley. Il presidente dei Miami Heat sostiene che il titolo di LeBron & Co. sia arrivato in una maniera del tutto particolare. Ma Rob Pelinka, general manager dei Lakers, non ne vuole sentire parlare, e ha risposto così ai detrattori:

“Ho passato diverso tempo cercando di vedere dal loro punto di vista come sono andate le cose ma, almeno secondo me, in questo caso dovremmo semplicemente considerarci fortunati per come sono andate le cose e non lamentarci troppo. È facile dire: ‘Non potremo fare tutti i festeggiamenti del caso, o che questo non è un titolo come gli altri’. Ma siamo stati in grado di vincere in un contesto del tutto nuovo. Dentro una bolla, lavorando con i ragazzi e con lo staff per cento giorni consecutivi. E abbiamo lasciato dei ricordi che forse i futuri campioni non saranno in grado di replicare, anche perché, come ho già detto, eravamo in una situazione unica”

Le circostanze erano uniche, ma per arrivare al titolo i Lakers hanno comunque dovuto battere tutti gli avversari nel cammino dei Playoff. Senza dubbio nessuna squadra è riuscita a superare i propri problemi e ad ambientarsi meglio di LeBron e compagni. E per questo Rob Pelinka ha aggiunto:

“Penso che qualcuno si sia sicuramente chiesto: ‘Ci deve essere un asterisco vicino al nome del vincitore di quest’anno?’. Per me è un no. Anche perché abbiamo dovuto affrontare tante avversità per arrivare alla vittoria finale, ed essa è la prova del grande lavoro svolto dai giocatori e da tutto lo staff”

 

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Pubblicato da
Carlo Giustozzi

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