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NBA, Jonathan Isaac è l’unico giocatore in piedi durante l’inno

Jonathan Isaac, ala degli Orlando Magic, è stato l’unico giocatore in tutta l’NBA a restare in piedi durante l’inno suonato prima di Magic-Nets. Isaac è stato anche l’unico a non indossare nessuna maglietta che sosteneva la causa Black Lives Matter.

La franchigia della Florida ha poi rilasciato una dichiarazione riguardo l’episodio:

“La famiglia DeVos [i proprietari della franchigia, N.d.A.] e l’intera organizzazione degli Orlando Magic supporta totalmente i giocatori che hanno deciso di mandare un messaggio di pace, condannando l’ingiustizia sociale e l’uso della violenza da parte della polizia, specialmente contro le persone di colore. Siamo orgogliosi dei nostri giocatori e del loro impatto positivo per promuovere l’uguaglianza e l’inclusione. Sappiamo che tutto ciò non riguarda l’esercito, gli uomini e le donne che combattono per mantenere la sicurezza nel nostro paese. Siamo sicuri che l’intera famiglia dei Magic ha immenso rispetto per queste persone. Questo riguarda l’unirci insieme per finire il razzismo. Siamo impegnati a camminare fianco a fianco con i nostri giocatori, oggi e per i giorni a venire”

La NBA aveva dato ai giocatori l’opportunità di scegliere come volevano dimostrare le loro iniziative per mettere in evidenza l’ingiustizia sociale e il razzismo che dilaga in tutto il paese. Al contempo la lega ha comunque permesso ai giocatori – come Jonathan Isaac – di non mostrare il supporto ai movimenti come Black Lives Matter.

Queste le parole di Isaac che ha spiegato le motivazioni per cui ha scelto di non inginocchiarsi:

“Sapevo che sarebbe stata una decisione complicata che la gente avrebbe messo in discussione e sulla quale avrei ricevuto domande. Ma mi sono affidato a Dio. Credo che le vite dei neri contino, ma non credo che inginocchiarsi durante l’inno e indossare una maglietta serva a far sì che contino davvero. Le vite dei neri, come la mia, sono sostenute da Gesù e dal Vangelo. Ci sono tante cose che non vanno in questo Paese, ma io credo che la risposta sia Gesù Cristo. Ho parlato con i miei compagni di questa scelta, loro sanno chi sono e in che cosa credo e hanno capito. Non lo faccio per essere notato, lo faccio solo perché seguo quello in cui credo. E i miei compagni mi rispettano per questo.”

L’ala degli Orlando Magic nel corso della stagione, nella quale è partito titolare per 32 partite a causa di un infortunio al ginocchio, ha viaggiato a 12 punti e 7 rimbalzi con il 46,3% di tiri dal campo, mostrando di essere uno dei migliori giocatori della squadra della Florida. Gli Orlando Magic si trovano in zona Playoff, all’ottavo seed nella Eastern Conference.

 

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Pubblicato da
Carlo Giustozzi

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