New York Knicks

NBA, i Knicks fanno pressioni su Masai Ujiri

É da quasi un mese che i New York Knicks stanno cercando di trovare una proposta allettante che possa convincere Masai Ujiri a lavorare per loro.

Attualmente Ujiri è il general manager dei Toronto Raptors, figura piuttosto importante nel contesto canadese.

É stato lui infatti l’autore dell’eccezionale progetto, portato avanti negli ultimi anni, per rendere la squadra il più competitiva possibile. L’apice è stato raggiunto la scorsa estate, con l’acquisizione tramite trade di Kawhi Leonard e la conseguente vittoria del primo titolo NBA della storia della franchigia.

Proprio per questo motivo i Knicks hanno intenzione di ottenere una figura di spicco come quella di Ujiri, soprattutto per ricostruire da capo una squadra che ultimamente sta deludendo i tifosi e non mostra minimamente segni di rinascita.

Con il licenziamento dell’ormai ex coach David Fizdale e le voci che vedono il presidente Steve Mills lontano dalla franchigia, sembra che il proprietario, James Dolan, abbia intenzione di ricominciare da capo e scrivere una volta per tutte una nuova pagina di storia per i Knicks.

Dolan sta tentando in tutti i modi di convincere Masai Ujiri a prendere il posto di Steve Mills. Secondo le indiscrezioni, l’attuale GM dei Raptors, nel nuovo progetto della franchigia di New York, avrebbe praticamente carta bianca, condizione piuttosto allettante che potrebbe convincerlo.

C’è da ricordare, però, che Masai Ujiri ha ancora due anni di contratto con i Raptors, che scadrà al termine della stagione 2020/21. Ancora non si è parlato di estensione contrattuale con la franchigia del Canada, quindi le possibilità (e le speranze) sono ancora aperte.

A mettersi contro i progetti di James Dolan si è messo però, Larry Tanenbaum: businessman canadese, azionista dei Toronto Raptors e della ScotiaBank Arena.

In una recenta intervista, infatti, Tanenbaum ha dichiarato:

Non abbiamo ancora parlato dell’estensione del contratto, ma se me lo chiedi, penso che le sue intenzioni siano chiare. Masai ha un contratto che dura ancora due anni, perciò non c’è ancora bisogno di parlare di estensione. Lui è il migliore. Ma nessuna squadra può venire a parlare con lui. Si tratta di “tampering”, e ogni proprietario lo sa. Masai è qui per restare”.

Parole molto decise che sembrerebbe possano interrompere i piani per i Knicks. Si vedrà nelle prossime settimane l’evolversi o la precoce fine del progetto di rinascita.

 

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Pubblicato da
Pietro Carfì

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