C’è un problema ben chiaro in casa Golden State Warriors. Tra infortuni e defezioni, la compagine californiana si è arresa in gara-3 delle NBA Finals 2019 contro i Toronto Raptors. L’assenza improvvisa di Klay Thompson (qui per aggiornamenti da Steve Kerr sulle sue condizioni), quella continuativa di Kevin Durant e la prestazione non certo qualitativa di DeMarcus Cousins (1/7 dal campo) hanno messo non posso in difficoltà i campioni NBA in carica che si sono affidati al ‘solo’ Stephen Curry.
Il playmaker è stato autore di una prestazione da 47 punti + 7 assist + 8 rimbalzi in 43 minuti di gioco. Poi poco altro in casa Golden State. Curry, al termine del match, ha parlato così delle difficoltà degli Warriors:
“Abbiamo lottano ma non è bastato ma non possiamo pensare di vincere un altro titolo solamente con il nostro attacco, dobbiamo difendere meglio. Complimenti ai Raptors, hanno vinto meritatamente ma noi possiamo e dobbiamo fare di più a livello difensivo. Purtroppo siamo partiti male e se concedi 36 punti nel primo quarto poi gli avversari prendono fiducia, tu vai in difficoltà”.
La speranza, nel frattempo, è quella di recuperare in extremis sia Kevin Durant che Klay Thompson, anche se Curry non vuole sentire scuse:
“Speriamo tornino, ma chiunque andrà in campo dovrà comunque dare il massimo. Queste Finals fino a questo momento si sono rivelate come una sorta di ottovolante, sono successe parecchie cose, noi però adesso dobbiamo solo concentrarci sulla prossima partita”
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