Top 10

NBA 2018-19: una watchlist per la prossima stagione

 Boogie & IT: post-infortunio edition

DeMarcus Cousins e Isaiah Thomas erano due giocatori che avrebbero reso questa free agency spettacolare, prima di infortunarsi. L’anca di Thomas, che gli da problemi da un anno, gli ha impedito di giocare al meglio per i Cavs e i Lakers; Boogie invece si è dovuto fermare per un bruttissimo infortunio al tallone d’Achille. Questi infortuni hanno purtroppo impedito ai due giocatori di ottenere il tanto agognato massimo salariale, e così i due giocatori hanno dovuto ricorrere a delle alternative.

In primis Cousins ha deciso di scioccare il mondo del basket e ha firmato con gli Warriors, andando così a completare uno starting five da videogames. I 5 milioni investiti dai Warriors per assicurarsi un anno di Boogie sono un investimento minimo, e l’ex Pelicans avrà tutto il tempo per ritrovare la forma migliore, visto che il suo rientro non è per niente urgente. Thomas invece si è accasato a Denver, almeno per un anno. Il backcourt dei Nuggets sembra essere ben definito, essendo Jamal Murray e Gary Harris dei titolari praticamente inamovibili. Si prospetta dunque un ruolo da sesto uomo per IT, che in un sistema di gioco come quello proposto da Mike Malone potrebbe tornare a splendere come ci aveva abituati.

Entrambi avranno comunque da dimostrare che gli infortuni non sono un ostacolo per loro; la caccia al massimo salariale è solo rimandata.

 

 Budenholzer ai Bucks

Le aspettative per i Milwaukee Bucks erano alte l’anno scorso, forse anche troppo. Ma sulla carta i mezzi c’erano: oltre all’alieno greco chiamato Giannis Antetokounmpo, il roster comprendeva Eric Bledsoe, Khris Middleton, Jabari Parker e un supporting cast niente male. Le sole 44 W ottenute nell’ultima stagione sono probabilmente il risultato di un cattivo coaching: dopo il licenziamento di Jason Kidd, il coach ad interim Joe Prunty non è mai veramente riuscito a prendere in mano le redini della squadra.

La situazione dovrebbe cambiare radicalmente dopo l’ingaggio di Mike Budenholzer, in uscita da Atlanta. Il coach, che a lungo ha servito come assistente per Gregg Popovich, cercherà di portare in Wisconsin il tipo di gioco che ha mostrato con gli Hawks. Un’area in cui Bud potrà sicuramente aiutare i Bucks sarà il tiro da tre punti: la scorsa stagione Milwaukee ha finito al 27° posto in triple segnate, mentre gli Hawks sono costantemente stati nella Top 10 di questa categoria durante la gestione Budenholzer. Ma se i Bucks vorranno dire la loro nella Eastern Conference sarà la difesa che dovrà migliorare: Bud sembra essere fiducioso del suo sistema difensivo, e crede di poterlo insegnare senza fatica ai suoi nuovi giocatori. Una cosa è certa: una squadra che è stata caratterizzata da problemi difensivi nel corso degli ultimi anni beneficerà sicuramente dell’aiuto del Coach of the Year del 2015.

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Pubblicato da
Eliseo Galli

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