Francia e Florida. Il legame non è solo la “F”, ma il recente passato. Né gli Heat, né la Renault possono vantare una lunga storia di vittorie, ma entrambi, quando è arrivato il momento di vincere, hanno calato l’asso-pigliatutto. Per i Miami Heat sono arrivati il titolo NBA nel 2006 con Shaq e Wade e poi il back-to-back 2012-2013 con quei big-three/big-four tanto odiati perché “costruiti”, quanto ammirati per il gioco e il dominio che sapevano esprimere. La Renault ha messo il proprio nome sul titolo costruttori nel 2005 e nel 2006, mentre Fernando Alonso conquistava la vetta della classifica.
A sinistra Fernando Alonso festeggia con la sua Renault nel 2006, a destra Shaq e Wade, campioni NBA con i Miami Heat nello stesso anno.
Partiti i fenomeni per altri lidi (Wade a Chicago, Alonso alla McLaren), ora in squadra non ci sono personaggi considerati “top player”. Salutato anche Palmer (per la gioia di Alonso?), alla scuderia francese è arrivato un pilota di valore e sostanza come Carlos Sainz. Insomma, non ci saranno vere e proprie superstar né alla Renault né a Miami, ma gente che sa il fatto suo, sì. Gente che nel vecchio continente è stata in grado di lasciare il segno. Abbiamo visto cosa ha combinato Goran Dragic al recente europeo con la Slovenia. Ebbene, Nico Hülkenberg nel 2015 ha vinto la gara più epico-romantica nel mondo delle corse: la 24 ore di Le Mans. Toh, siamo tornati in Francia.
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