Nove Finals e tre titoli NBA sono il ragguardevole bottino della squadra della Città dell’amore fraterno, più altri due titoli per Philly quando ci giocavano gli Warriors. Otto campionati costruttori e dodici titoli mondiali piloti dal 1966 al 2008 per la McLaren. 182 gran premi vinti.
Dolph Shayes, Wilt Chamberlain, Julius “Doctor J” Erving, Moses Malone, Charles Barkley e Allen Iverson sono passati da Philadelphia (ci mettiamo pure Joel Embiid?). Ayrton Senna, Alain Prost, Mika Hakkinen, Lewis Hamilton, James Hunt, Niki Lauda, Emerson Fittipaldi, Kimi Raikkonen, Jenson Button, Fernando Alonso (e il mai abbastanza lodato Juan Pablo Montoya) hanno guidato una McLaren. La storia della NBA e dell’automobilismo sono passate da Philly e da Woking.
A sinistra Fernando Alonso, a destra Joel Embiid.
Oggi si trovano sul fondo del burrone, ma entrambe hanno in mano le carte per risalire. I 76ers possono contare su un nucleo di giocatori giovani e promettenti (#TrustTheProcess), mentre alla McLaren dovrebbero trovare la quadra per la motorizzazione con il cambio da Honda a Renault e possono fidarsi del talento cristallino di Fernando Alonso, che ha appena firmato il nuovo contratto. Si comincia a risalire?
P.S. Bonus “motto”: tutti amiamo il #TrustTheProcess di Embiid. Ma l’ossessione di Alonso nei confronti di Jolyon Palmer durante il Gran Premio di Monza è da Nobel per il rancore. #WhereIsPalmer?
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